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GANGS OF NEW YORK regia di Martin Scorsese

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Invia una mail all'autore del commento Andre82     5 / 10  31/10/2005 21:46:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima parte del film mi è sembrata interessante anche grazie alle bellissime musiche celtiche di sottofondo, poi vuoi l’incapacità degli attori, vuoi l’inconsistenza della trama, vuoi la troppa lunghezza del film, più di 5 non si può proprio dare: un film in cui manca il coinvolgimento nella vicenda. Definire il film “bello senz’anima” sarebbe sbagliato: l’anima non l’ha però non è neanche bello. Discorso Leonardo Di Caprio: nella prima parte, in cui cerca di conoscere New York e l’assassino del padre, non se la cava poi tanto male, ma da quando dovrebbe iniziare a fare il duro e a tirare fuori i c******i si perde e risulta persino irritante (per non parlare di quanto è ridicolo quando prende in mano il coltello e “fa a botte”). Il personaggio di Cameron Diaz è insignificante, partendo dal fatto che non si capisce questo interessamento per il figlio del Prete abbandonando l’assassino dello stesso, che l’ha accudita per anni. Il deterioramento della pellicola ha il suo culmine nel finale, un finale in cui le scene di violenza non mi hanno toccato minimamente, e questa è la cosa peggiore per un film, che definisco pertanto non riuscito. Per finire il commento, ritengo che Martin Scorsese sia attualmente un regista sopravvalutato (ho di recente visto “The aviator” e il giudizio non va oltre una risicata sufficienza).