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GANGS OF NEW YORK regia di Martin Scorsese

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Invia una mail all'autore del commento wega     8 / 10  20/12/2007 20:14:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo Scorsese con questa pellicola si sia ispirato alla pittorica di "Senso" di Luchino Visconti, sopratutto negli esterni, ma l'uso evidentemente di qualche accorgimento digitale lo ha reso meno efficacie di 50 anni fà (del resto mi chiedo ancora come sia riuscito Visconti nel '54 di una simile fotografia) e a tratti abbastanza artificioso. Ho notato anche altri riferimenti ad altri film che lui ritiene tra i migliori di sempre, alcune sequenze delle orgie hanno le stesse inquadrature e taglio di quelle presenti in Barry Lyndon, e una delle sequenze iniziali di questo film è un sicuro omaggio alla celebre scena d'apertura di quello che forse per Scorsese è il più grande film di tutti i tempi, la carrellata verso l'esterno dalla porta che Ford fece in "Sentieri Selvaggi". Mi hanno colpito molto i colori di questo film, l'onnipresente blu, e anche se la scenografia sembra un 'enorme "Irish Pub" il risultato comunque è più che buono. La mano del regista c'è senz'altro, si vede sopratutto credo nella prima ed ultima mezzora, e non mancano ovviamente ritratti razziali e religiosi, come in tutti i film di questo regista che ho visto finora. Degna di nota lo svelare dell'altare attraverso quasi un vero e proprio sipario passando poi all'immagine crocifissa del poliziotto. Interessante come la figura di Di caprio abbia in un certo senso un ruolo simile a quello che avrà poi in "The Departed", Lewis è quì Costello, e Di caprio cerca in tutti i modi di mostrarsi diverso da quel che è, di essere la persona che non è.
Senza dubbio la prova migliore ce la offre Lewis e ci avrei scommesso che il montaggio fosse stato affidato alla Schoonmaker.
nevermind  08/03/2008 19:35:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non posso che contestare il tuo 8 dato a questo film...e non a caso, (ironia della sorte?) sempre un film di Scorsese..Voglio solo farti una domanda: Ma non ti ha annoiato questo film? direi che dopo 1h e mezza non ne potevo già più..

P.S. L'ho visto una sola volta e non vorrei aver la sfortuna di rivederlo...Citato da tutti come "Il capolavoro" di Scorsese mi ha deluso immensamente...
Invia una mail all'autore del commento wega  09/03/2008 12:17:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma non mi avevi mai scritto prima se non sbaglio, o è per una motivazione tua su Scorsese perchè non ho capito il discorso dell'ironia della sorte.
Beh comunque no non è assolutamente il capolavoro di Scorsese, il mio è un 8 perchè oggettivamente è un film fatto bene.
Non è un film sempre facile da seguire, è lungo è vero, l'ho rivisto due volte solo per cercare di fare un commento il più decente possibile, non so se avrò voglia di rivederlo, non credo prossimamente, è l'unico film di Martin che non ho voglia di rivedere, magari succederà tra un anno ecco...ah già perchè magari ti avrò ripreso forse su Departed vero? Ma sì dai..

nevermind  09/03/2008 22:41:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahahah Esatto...No perchè qualche giorno fa ho pensato: "Ma si andiamo a vedere qualche commento di wega.." Così mi è balzato all'occhio quel voto dato a Gangs of New York e poi mi son ricordato (vedi tu quanto interesse provo per quel film...e quanta ammirazione :-) che era di Scorsese, lo stesso regista di The Departed...

Invia una mail all'autore del commento wega  10/03/2008 09:15:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eheh ok dai...ciao..
ELY81  21/12/2007 00:31:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda che non c'è nulla di artificioso e digitale. La scenografia è prova di maestria di Dante Ferretti, tutta realizzata manualmente negli Studi di Cinecittà (negli Speciali del dvd Scorsese e Ferretti la commentano assieme). Forse è il più recente e ultimo esempio di scenario così impegnativo che viene ricreato a mano. Con The Aviator il regista usa per la prima volta il digitale.
Per la fotografia dalle tonalità calde, oltre a Visconti si potrebbero citare anche i pittori fiamminghi e olandesi, Vermeer in particolare.
Oltre a Ford si è ispirato a D.W.Griffith (Nascita di una nazione e Intollerance).
Il resto ampiamente ispirato al libro di H.Asbury.
Invia una mail all'autore del commento wega  02/10/2008 17:06:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah! Per me l' ha usato eccome il digitale. Un pochettino..?
Invia una mail all'autore del commento wega  21/12/2007 11:05:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei sicura? il digitale non è stato minimamente impiegato? No non lo so, alcuni impatti scenografici negli esterni mi sembravano un pò alla Titanic, il libro ovviamente non l'ho letto, Griffith è un regista che non conosco e lo sai, di arte proprio..quindi ti ringrazio per la dritta dei pittori fiamminghi, ovviamente ho citato quello che effettivamente conosco, quindi Visconti e Ford. Però come ho già scritto la scenografia anche se ottima, si nota che si tratta di studio, è un pò l'effetto che mi ha dato Oliver Twist di Polansky come rappresentazione di fine ottocento. Ma probabilmente era quello l'effetto desiderato, e niente da dire, il film è bellissimo. Però per esempio un fine ottocento o qualche anno più tardi veramente realistico lo troviamo nel "Padrino parte II". Ok tesoro?!?! ;-)
ELY81  21/12/2007 21:58:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, il digitale non è stato impiegato, per quanto ne sappia. E' visibile, ad un occhio attento ai particolari, il grande lavoro scenografico di Ferretti, fatto interamente a mano. Invece in The aviator, per la bella sequenza del volo degli aeroplani durante le riprese di Hell's Angels, Scorsese fa uso per la prima volta del digitale. Beh...Visconti e Ford sono perfettamente calzanti al discorso, perchè Scorsese fa parecchi riferimenti cinematografici, e oltretutto Ford è tra i suoi registi preferiti. Non ho visto Oliver twist, quindi non so dirti, ma ricorda che a Cinecittà ci hanno girato un signor Kolossal come Ben Hur. Chiaramente i miei studi artistici mi fanno avere un occhio attento e curioso all'effetto luci-ombre, e non è mistero che ci piazzo questi esempi, oltretutto pienamente legittimati dal regista stesso. Pensa che nel film l'Ultima tentazione di Cristo, nella scena della crocifissione a chi poteva riferirsi Scorsese se non principalmente a Van Eych e Antonello a Messina?
ELY81  21/12/2007 22:08:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah...dimenticavo di citarti la bellissima Pala d'altare del monastero di Isenheim di M.Grunewald. Guardala:
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Invia una mail all'autore del commento wega  01/05/2009 20:10:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehh andò mi sei finita Ely'!