topsecret 6 / 10 20/07/2010 20:10:26 » Rispondi Non si può certo dire che la vita di Charlie Parker sia stata facile e noiosa. Dalla malattia alla droga, dall'alcool alla morte della figlia, dalla situazione economica disastrosa al ricovero in manicomio, il successo e l'oblio, la morte...non si è fatto mancare niente! Purtroppo però Clint Eastwood questa volta si dilunga forse un po' troppo anche su episodi di scarsa rilevanza, presentando una storia a volte esageratamente prolisssa e verbosa, dal ritmo poco fluido che non mi ha coinvolto eccessivamente e dalla durata obiettivamente eccessiva, almeno per quanto mi riguarda. Da lodare però, senza se e senza ma, la prova di un grande Whitaker, intenso e convincente, ben calato nel ruolo sofferto del jazzista afro-americano. Tolta questa però, la visione mi è risultata abbastanza faticosa da portare a termine senza distrazioni e la prima ora e mezza ha stentato a coinvolgermi, lasciandomi una sensazione di apatia. Meglio nel finale, dove la storia presentava forse un ritmo più elevato e situazioni decisamente più importanti, ma non abbastanza da avere voglia di rivederla. Sufficiente per la regia e per la già citata prova superlativa di Forest Whitaker.
Zero00 17/08/2010 10:59:34 » Rispondi Solo una cosa sul ritmo che tu definisci "poco fluido". Clint imita perfettamente le variazioni e i cambi di accordi di un certo tipo di jazz. E' una cosa voluta, ci sta che non piaccia ma è una scelta stilistica. Solo per precisare.
ghghanna 09/08/2010 13:10:18 » Rispondi sono pienamente d'accordo su tutto quello che hai detto.. avevo delle aspettative altissime visti i voti degli altri e purtroppo sono rimasta abbastanza delusa
topsecret 09/08/2010 20:40:15 » Rispondi Mi fa piacere sapere che qualcuno la pensa come me. Vista la media, credevo di essere il solo. ;-)