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OGNI COSA E' ILLUMINATA regia di Liev Schreiber

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  19/07/2006 10:12:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una vera sorpresa questo film di Liev Schreiber che vede l’attore americano alla sua prima regia.Tratto dall’omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer, il film riproduce un viaggio non solo inteso nel vero senso del termine ma che cala i protagonisti anche in un percorso a ritroso nel tempo alla scoperta di un passato doloroso.
La prima parte ha i toni della commedia con gli sviluppi della conoscenza tra i tre protagonisti…un americano alla ricerca delle proprie radici e nipote e nonno ucraini che gli faranno da guida,questa tranche si sviluppa su binari ironici,il tutto aiutato anche dall’ottimo doppiaggio che colorisce in maniera intelligente il modo di esprimersi e di tradurre da parte di Alex (il nipote,l’ottimo Eugene Hutz),molto presenti in questa parte anche le musiche,decisamente allegre, di chiara matrice gitana che si fondono alla perfezione con le immagini.
Immagini belle e struggenti capaci di mostrare paesaggi bucolici di rara bellezza,simboli dell’occidente che avanza mischiati con quelli della cultura locale, ma anche ruderi e fabbricati abbandonati a causa della guerra.
Nella seconda parte si vira in maniera quasi impercettibile ma sempre piu’ profonda verso l’inevitabile dramma,verso un passato col quale si troveranno a fare i conti non solo l’occhialuto protagonista, ma sorprendentemente anche i suoi compagni di viaggio,in particolar modo il nonno che si trovera’ dinnanzi a qualcosa che aveva desiderato dimenticare con tutte le sue forze,insabbiando il tutto sotto una vita fittizia che lui stesso rinnega fingendosi cieco per non “vederla”.
“Ogni cosa è illuminata” è un film che celebra la luce del passato,cioè quella memoria che ci consente di mantenere la nostra identita’,le nostre radici,di ricordare i nostri affetti anche tramite gli oggetti apparentemente piu’ insulsi che pero’ sono in grado di trasmetterci un ricordo,un emozione,un immagine che ci permetta di ricordare chi siamo e chi ci è o ci è stato vicino.
A tal proposito si noti come Schreiber illumini le scene che si svolgono nel passato,ammantate perennemente di una luce violenta.
Uno dei migliori film sulla Shoha mai realizzati,delicato intenso,commovente,passato quasi inosservato nelle nostre sale,il consiglio è di recuperarlo e di immergersi nella sua visione