Arkantos 8 / 10 30/07/2019 00:48:54 » Rispondi Piuttosto conosciuto in Giappone mentre in occidente se ne parla ben poco, è un anime che merita di essere riscoperto, pure da coloro che non amano molto il mondo dei motori. Infatti questa serie, dietro uno sviluppo piuttosto classico dove il protagonista affronta le varie sfide che gli permettono di maturare, si celano, oltre ai bei messaggi, dei personaggi piuttosto carismatici e le sfide saranno entusiasmanti; questa serie, inoltre, è perfetta per coloro che non hanno mai avuto un approccio "serio" con i prodotti seriali per vari motivi: 1 = Riesce subito ad attirare l'attenzione fin dalla prima puntata. 2 = Non è eccessivamente lunga (quasi 40 episodi da 20 minuti ciascuna); se a vostro parere lo è, ci sono sempre gli OAV, molto più brevi, di cui consiglio in particolare Saga. 3 = La costanza a dir poco invidiabile nel mantenere la qualità di tutti gli episodi, pure nelle pause tra una sfida e l'altra, anzi, io ho percepito pure un crescendo. 4 = Nonostante i quasi 30 anni, è invecchiata benissimo.
Cominciamo dai disegni: essendo una serie "classica" e non un OAV, saranno piuttosto comuni dei "ricicli" di scene, in particolare nelle prime puntate un pochettino rozze, ma ci si fa presto l'abitudine e la serie ben presto comincerà a migliorarli fino a raggiungere una qualità invidiabile verso gli ultimi due episodi. Il character design è conforme al periodo, mentre quello meccanico, curato dal veterano Shoji Kawamori (Harlock e Macross giusto per citarne un paio), sarà una vera gioia per gli occhi grazie al buon numero di dettagli pure nelle scene più movimentate; inoltre l'abbondante uso della solarizzazione e le animazioni in buona parte fluide renderanno il tutto più "vivo". Ma gli elementi che sorprendono di questa opera prima di Mitsuo Fukuda sono la sceneggiatura e la regia: la prima, sviluppata sul numero giusto di puntate, riesce a conferire un profondo carisma in gran parte dei personaggi, ognuno con le sue paure, i suoi nemici e le sue ambizioni…
… Dal ingenuo Hayato che diventerà man mano sempre più determinato nell'inseguire i propri sogni, Ohtomo che fatica ad abituarsi ai sistemi cyber (vedasi la nona gara), lo spericolato Bleed Kaga, Knight Schumach che probabilmente risulta uno dei più grandi tributi a Schumacher (allora ancora in Formula 3) fino a un Randall che non può non ricordare Reinhard di Legend of the Galactic Heroes per il suo innato talento e il titolo nobiliare, per non parlare poi di Asurada che farà ricordare con molto piacere KITT (quello vero, non quello del remake) sviluppando man mano una propria coscienza, ma anche i personaggi secondari come il padre di Hayato o la manager di Naoki sono interessanti. Se dovessi dire un personaggio che mi ha un po' deluso esso è Smith, il classico magnate che vuole usare le nuove tecnologie per scopi militari che tra l'altro muore piuttosto prematuramente chiudendo fin troppo presto un arco narrativo che poteva offrire altre buone idee.
Altra caratteristica di rilievo nella serie è che ognuno ha una propria filosofia riguardo la tecnologia, da quelli più fiduciosi ai più diffidenti toccando tematiche come "possiamo fidarci di ciò che afferma il computer?" o quanto esso possa sostituire o meno il pilota.
Riguardo la regia essa è a dir poco perfetta nelle gare dove riesce a conferire una tensione palpabile: ogni gara è diversa e con i suoi ostacoli dovuti al tracciato o imprevisti che faranno letteralmente sobbalzare lo spettatore, credetemi, nelle piste succederà di tutto sorprendendovi continuamente senza sforare troppo con la tamarragine (anche se qualcuno potrà criticare Randall per ciò che ho scritto prima in spoiler) e facendo sentire non poco il rischio delle azioni sconsiderate che verranno intraprese. Inoltre la colonna sonora è a dir poco fi.ga (specie la sigla inziale originale, per quanto pure quella italiana sia carina) e la serie, almeno su di me, è riuscita ad emozionarmi anche nelle scene drammatiche, non mi sorprendo che abbia scippato il premio Animage al contemporaneo Nadia che dovrò ancora guardare e che mi interessa assai.
Tirando le somme, eccetto qualche ingenuità da poco, considero sta serie ottima, se non addirittura un piccolo capolavoro, che sarà di sicuro la manna per chi ama l'automobilismo, ma come detto prima, grazie alla narrazione a 360 gradi e la sua durata non eccessiva (quindi per fortuna niente 3000 puntate per una partita in stile Holly e Benji) secondo me potrà piacere parecchio pure a coloro che non hanno mai avuto interesse con prodotti simili.