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AD ASTRA regia di James Gray

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Thorondir     7½ / 10  28/02/2020 14:34:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cinema dell'ossessione, della ricerca di ciò che non abbiamo (l'amore del padre per Pitt, la vita aliena per Tommy Lee Jones), il film segue quanto Gray aveva già affrontato nello splendido "Civiltà perduta" (lì la ricerca era la città di Z). Alla ricerca ossessiva di ciò che non abbiamo (e che quindi non dominiamo), Gray ci dice che abbiamo finito per dimenticare noi stessi e ci siamo persi nello spazio tutto umano degli affetti. C'è anche una velata critica all'uomo come "divoratore di mondi" e sebbene il film sia nella sua prima parte un po' troppo didascalico e carente di sceneggiatura, nella seconda recupera e quando si tratta di addentrarsi nei sentimenti e nelle paure umane riaffiora tutta la grande mano di James Gray.