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EMA regia di Pablo Larrain

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benzo24     10 / 10  06/06/2020 18:48:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
È un ritmo ipnotico che ti rende in imbecille.
È l'illusione della libertà
Così le persone non pensano.
Sì, no, sesso, droga, sì.
Eroina sì, orgie sì.
Ma il giorno dopo, cosa c'è?
Devi andare a lavoro.
E siete state convinte da qualcuno,che muovendo il vostro piccolo bacino, sarete più libere.
Ma no. Assolutamente no.
È come dormire nel vuoto.
Vivere ad Ibiza.
Prendere le proprie cose e andare a LA, scattandosi selfie tutto il tempo.
E fare sempre la stessa cosa.
È una cultura di violenza.
Dove le donne diventano puri oggetti sessuali.
E gli uomini sono bestie che fottono sempre le donne.
Cercando sempre di scoparle.
È tutto ciò che vogliono.
È il ritmo.
"Non ribellarti, non pensare.
Dammelo, dammelo."
Non posso credere che ballate il reggaeton, Cristo santo!


Per quelli che hanno criticato il finale, dicendo che fosse banale e rassicurante, vorrei far notare che in realtà è piuttosto ambiguo, infatti vediamo Ema sostare di fronte a una stazione di servizio, mentre un benzinaio riempie una tanica, prima che i titoli di coda arrivino a interrompere il flusso, il che suggerisce che quella quiete famigliare è solo una illusione e sarà oscurata in un battito di ciglia da un processo distruttivo incessante e inarrestabile.
Emblematicamente, è la stessa Ema a incarnare lo zeitgeist con una dichiarazione di intenti priva di equivoci: "bruciare per seminare".

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