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MARTIN EDEN regia di Pietro Marcello

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  20/09/2019 04:00:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film visivamente molto bello, che coltiva l'ambizione di unire un realismo tutto italiano, da romanzone classico (pensavo al cinema di Soldati) a un uso post-moderno dell'ortodossia. Dicono che il tutto sia vago, ma ho l'impressione che questa sua apparente ambiguità sia uno dei punti di forza del film. Come quel fasto ideologico quasi imposto sulla pelle e sul cuore del protagonista, fino alla probabile, celata, scelta finale (l'opposta) per un epilogo che sembra quello di un Fellini. Marcello strizza l'occhio sia a Visconti (una sequenza è presa quasi letteralmente da "Senso") che a Tornatore, inserendo immagini di repertorio che tracciano uno spaccato dell'Italia senza dare l'impressione di farlo. Tracce di memoria, in una Napoli che finalmente mostra il suo scorrere avanti nel bene e nel male all'arrivo imminente della Guerra. Un film che ti assorbe completamente, anche se ricco di pregi come di difetti. E difatti la prima netta impressione è che questo Jack London italico in realtà finisca per scorrere l'agiografia di un personaggio fino al l'ossessione, come in certi film americani. Che tutto questo sia un celato bisogno di Hollywood, non saprei. E la stessa prova di Marinelli, superba fino a che non diventa, sempre verso la fine, manierista come se l'attore sentisse il bisogno di caricare il personaggio per es. Nella scena di Eden in un dibattito in suo onore, quasi quasi Gassman o Carmelo Bene. Contesto insomma al film di non essere proprio coerente dal punto di vista stilistico, anche se coraggioso. Tuttavia, nel divario abissale tra Conoscenza e Sopravvivenza, tra Lotta di classe e diritti sociali "sudditanti" - v. Anche l'impopolarita' o la paura che genera la lotta socialista anche nelle classi meno abbienti - tra l'autoaffermazione sociale Vs. Pygmalion di Eden questo film mi ha appassionato e commosso. Anche se farne un Re decadente e infine amorale - da antologia cmq. La scena di Eden che trascina la ricca "promessa" nei quartieri bassi dove è nato - resta uno dei pochi, veri lucidi ritratti delle nostre scelte umane ed etiche, fondate spesso sull'espediente l'opportunismo in cambio dell'antico, e mal sfruttato, candore