david briar 7 / 10 07/11/2019 23:41:37 » Rispondi Marcello esordisce con il suo primo lungometraggio di pura finzione. Il film è coraggiosissimo per come usa il materiale d'archivio e per le ellissi violente che si disinteressano della causalità e della logica narrativa, ma purtroppo stavolta l'ibrido, specialità di Marcello, funziona meno, causa il doppio tentativo di fare una sceneggiatura, fuggendo però in continuazione dalla gabbia della finzione attraverso il materiale d'archivio. Il regista semplicemente non dà gli elementi necessari per comprendere l'evoluzione del personaggio, e in questo sembra colpevole anche l'assenza della grazia e della capacità di sintesi di Sara Fgaier al montaggio. Nonostante sia un film confuso e incompiuto si tratta di un cinema e di un regista da difendere a tutti i costi perché si pone in una situazione scomoda. E il finale è semplicemente perfetto, nonostante il film abbia una debacle in tutta la seconda parte, complice anche l'hairstyling e l'overacting di Marinelli. Da vedere, comunque, ma i capolavori di Marcello stanno altrove. anche se in pochi lo sanno: "La bocca del lupo" e "Bella e perduta".
david briar 09/11/2019 18:06:02 » Rispondi Correggo la frase su Sara Fgaier perché potrebbe sembrare ambigua: Sara Fgaier non ha partecipato al film e quindi si sente la sua mancanza di grazia e la sua capacità di sintesi, che i montatori di questo film non sono riusciti a dare.