caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

JOKER regia di Todd Phillips

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
IceSkatingITA     8 / 10  04/10/2019 12:14:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avendo mai visto i film di Batman, non sapevo cosa aspettarmi. Sono andato comunque a vederlo perché il trailer sembra interessante, più da thriller psicologico che da prequel di un fantasy. Parto da un punto molto semplice, questo film si basa e ripeto si basa, tutto, su due cose:
1- una interpretazione straordinaria, dell'attore, con una parte che sembra essere stata sua da sempre, qui bravo il regista a calare la figura del Joker esattamente sull'attore ( risate forzate, perfette tra l'altro, senza senso e quindi che restituiscono un senso di ansia, un corpo deformato, che viene da chiedersi come sia stato possibile (mesi di palestra con personal trainer ad hoc per deformare muscoli della schiena??), e soprattutto la scelta dell'attore la cui espressività facciale non lascia scampo, con un viso pazzoide, spiritoso e malinconico/triste allo stesso tempo. La parte era sua da sempre, questo è ovvio, e se non lo avevano scelto prima, avevano sbagliato.
2- Musiche eccezionali. Probabilmente mai viste in un blockbuster. Durano per tutto il film e rincorrono il personaggio in tutte le sue vicende. Creano suspence, emozioni, paure, e mi domando come mai così pochi registi/film usino il mezzo sonoro così bene. Questo film rende chiaro come il sonoro può cambiare un intero film. Senza Joaquin e senza musiche così perfette e incalzanti anche questo bellissimo film sarebbe stato una pellicola qualunque. Il regista è stato bravissimo a puntare su questi aspetti.
La prima parte è veramente bella, con la costruzione del personaggio, la tristezza di un uomo solo, perso nella Gotham fantasma, simbolo di una qualunque città moderna. Un lavoro allegro per un uomo triste e sempre più stanco della vita. Le persone menefreghiste e usurpatrici che si approfittano di lui, visto come strano e anormale, non sono finzioni, rispecchiano fin troppo bene quella che è la civiltà di oggi. Questo mi fa arrivare al terzo punto cardine che mi fa definire questo film un bellissimo film ( e per me i bellissimi film devono essere psicologici).
3- Non si può non provare empatia per la figura di Joker, che negli altri film di batman viene vista come la macchietta del cattivo. Lui era l'antagonista e perdeva. Sempre. Non doveva esistere. Punto. Il bene aveva la meglio, e tornavamo tutti a mangiarci la pasta e fagioli posta in frigo la mattina prima. Questo no. L'idea più bella del film è proprio il film, l'aver scelto di 'capire' il male. Quello che diventerà tale. Qualcuno grida alla paura di emulazione. Non io. Per me il male va sempre 'ragionato', capendo alle basi cosa l'ha scatenato, per dare senso alle cose, e non cadere nel banale (cosa che oggi, avviene sempre più spesso). E vorrei vedere qualunque persona, picchiata a gruppo non una, ma due volte (e accade ve lo posso garantire), già con tutti i problemi della vita, non iniziare ad 'organizzarsi'. Poi non tutti diventeremmo Joker, e meno male, ma quello che voglio dire, è che la società se è crudele allora non deve stupirsi, non dobbiamo stupirci noi che spesso siamo tutti crudeli, se da un momento all'altro qualcuno esce fuori e impazzisce, è la natura umana. E io non gli darei tutti i torti. Lo dico perché so per esperienza diretta, che c'è quell'attimo intimo, personale, solitario, in cui una figura in un momento debole e fragile della vita, magari dopo una rissa, un lutto, un sopruso, decide, si sveglia, e valuta ipotesi, è umano e non criticabile per me. E' in quel momento che si può diventare Joker, oppure scegliere di rimanere se stessi crescendo solo in consapevolezza. Sarà per deformazione mia, ma i Joker io li sento sempre come miei fratelli, che quindi posso arrivare a capire, ma che hanno fatto la scelta più drastica, C'E' PIU' VERITA' NELLE LORO SOFFERENZE E MALEFATTE CHE NELLA BIGOTTA AGIATEZZA DEL MENEFREGHISTA RAMPANTE E CHIC.
Questo è un mio pensiero.
Era quello che più o meno ho pensato durante il film.