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JOKER regia di Todd Phillips

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Max_74     8½ / 10  27/10/2019 17:39:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Decimo lungometraggio di Phillips (Starsky & Hutch, Una notte da leoni 1 e 2) e sicuramente il primo di rilievo e di non facile valutazione. A parte tutte le ottime recensioni ricevute dalla critica e soprattutto dal pubblico con un Phoenix probabilmente in odor di Oscar, il film è effettivamente un suggestivo pamphlet che propone una versione alternativa del Joker a cui siamo abituati. Tutto è più realistico, desolante, ed è più che chiaro il messaggio sociale in favore dei più deboli e dei meno abbienti che sono costretti o a soccombere o ad avere successo, ma per arrivare a questo si è costretti a rispondere in modo violento e lottare contro il potere e i soprusi subìti in modo estremo. Una sorta di Taxi Driver dove Gotham City non è più la città cupa ma comunque fumettistica di Batman a cui siamo abituati, ma è una metropoli degradata, inospitale come lo può essere una qualsiasi città, soprattutto americana dei giorni nostri, e come lo era appunto la New York di Scorsese nel 1976. Evidente anche l'attacco ai mass media e alla loro deleteria influenza, qui rappresentata da un misurato De Niro. Messi da parte gli intenti sociali pregevoli che sono costati, da parte di alcuna stampa e critici, anche un'assurda accusa di incitamento alla rivolta e alla violenza, il film di base ha una struttura molto più semplice e lineare di quanto non sembri. Di fatto altro che non è una storia di vendetta più dalle parti del compianto Brandon Lee anche abbastanza prevedibile, che strizza all'occhio al già citato film di Scorsese al quale manda anche delle evidenti citazioni (Joker fa le prove con la pistola davanti al televisore, come Travis/De Niro in Taxi Driver), oltre che a Freaks e perfino Il gabinetto del Dottor Caligari (SPOILER) retto prevalentemente dall'ottimo Phoenix nel suo primo ruolo davvero notevole (anche se si era già fatto notare nei panni di Commodo ne Il gladiatore) al quale dà davvero anima e corpo e per il quale ha perso quasi 25 chili. Di Phillips quindi c'è forse ben poco perchè è soprattutto un gran lavoro di montaggio, sonoro e scenografi, nel quale si mischia abilmente cinema d'autore, genio con spettacolo hollywoodiano. Da segnalare la bella colonna sonora che offre, oltre alla main track della violoncellista Guðnadóttir nota anche per aver musicato la miniserie Chernobyl (2019), diversi brani tra i quali spiccano That's life e White Room dei Cream. Una sorta di Re per una notte (King of Comedy) in versione dark e più violenta sempre dello stesso Scorsese e peraltro sempre con De Niro. Nulla di particolarmente originale ma la messa in scena è notevole, inclusi un omaggio a Tempi moderni di Chaplin e Astaire. Gran bel film che sicuramente dà una spruzzata di aria nuova nel panorama americano avvilente degli ultimi anni ma un pò meno grande della leggenda che si è costruito intorno.

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