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MADRE (2019) regia di Rodrigo Sorogoyen

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The Gaunt     7 / 10  23/09/2019 19:45:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La sequenza iniziale di Madre è veramente folgorante, degna dei migliori thriller. Si legge in maniera tangibile la progressiva perdita di ciò che la donna ha di più caro, cioé suo figlio. Lo sente perso e disperato ad un telefono dalla batteria quasi scarica, poi non più. Il prosieguo del film è completamente opposto al suo incipit. Sono passati dieci anni ed Elena si ritrova a lavorare in quella stessa spiaggia dove è scomparso e mai più riapparso suo figlio. Uno stacco netto a cui Sorogoyen non fornisce alcuna informazione, tantomeno fornirà in seguito rispetto a quell'avvenimento. le dinamiche della scomparsa e che hanno portato alla scomparsa non saranno mai chiarite, nè cosa sia successo alla stessa donna nel periodo successiva ad essa. Si può immaginare o intuire ed questo appunto l'intento del regista, cioé quello di farci entrare nell'animo di una donna spezzata. Una vita condannata ad un oblio dove il luogo diventa quasi un luogo di penitenza ed allo stesso tempo luogo di speranza di ricevere una risposta. In tal senso la figura di Jean, il giovane che ricorda nelle fattezze fisiche il figlio perduto, si innesca un rapporto molto particolare che si sviluppa in maniera ambigua, in bilico tra il trasporto materno verso il giovane ed un qualcosa di più morboso, ai limiti dell'incesto. Questa cifra narrativa e lottima interpetazione della Nieto, non a caso vincitrice come miglio attrice del Concorso Orizzonti, sono gli elementi migliori di questo film, anche se, a mio parere, la narrazione talvolta tende ad essere eccessivamente prolissa. Piccoli difetti per un film comunque meritevole d'attenzione.