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MADRE (2019) regia di Rodrigo Sorogoyen

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Thorondir     8 / 10  14/03/2024 15:35:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come si elabora un lutto? Anzi, potrebbe non essere veramente un lutto, anche se resta l'elemento della mancanza (non sappiamo infatti che fine ha fatto il figlio). Elaborare la cosa, venire a patti con la realtà è qualcosa di complicatissimo e lo è tanto più per una madre che subisce impotentemente il dramma magistralmente rappresentato dal piano sequenza (e da Marta Nieto) nei primi 15 minuti. Sorogoyen racconta una donna sola che cerca di colmare quel dramma e quella mancanza: una donna che agisce, contrariamente agli uomini adulti che la circondano (timorosi, spenti, remissivi). Un cinema di spazi ampi ma anche di primissimi piani, di piani sequenza e lunghi piani fissi, di camera a mano e travelling con cui il cineasta spagnolo racconta il vuoto incolmabile senza immergerlo nel tearjerker facile, tutt'altro: nella ricerca di vita, in quella capacità di sfidare quasi la sensibilità dello spettatore (vedi il finale) c'è una sottolineatura importante: Elena è innanzitutto una donna, quindi essere umano carnale. Non solo una madre.