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MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI regia di Stefano Cipani

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  10/09/2019 00:49:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come certe penne che scrivono lasciando l'inchiostro indelebile, questo film è il contrario del formalismo, e pertanto indicativo di un (bel) progetto senza velleità tecniche o artistiche da cineforum, proprio per questo spontaneo, accorato, leggero ma profondo come le cose autentiche della vita, diciamo che fa stare bene e ci fa sentire migliori di quello che siamo, vi sembra poco? I critici possono accusarlo di essere semplicistico, ingenuo e buonista, ma spiegare una verità non significa necessariamente diventare Robert Bresson. Mi ha ricordato tanto la letteratura emiliana degli anni 80" che tanto amavo i romanzi di Silvia Ballestra, di Pier Vittorio Tondelli, il primo Brizzi. Tra Gondry e Gianni Rodari, un film - sogno dove si avvera l'unica realtà possibile, la Comunità (piccola, come Cento in provincia di Ferrara) come possibile e plausibile territorio di Umanità. Un film che spiega l'handicap in modo forse didattico ma reale. Anche se non esiste ferita in questa società - niente bullismo che purtroppo esiste specialmente in questi casi - la storia del super down proietta in fondo il nostro bisogno/dovere di uguaglianza