Mauro@Lanari 2 / 10 25/11/2019 17:56:37 » Rispondi Se Bong Joon Ho trov'il modo per interessarsi della cultura italiana, invece ch'a Gianni Morandi dovrebbe dedicarsi a Marco Ferreri per imparare da lui la differenza fra critica sociale e critica antropologica. La prima è sempr'identica a se stessa: tanto in "Snowpiercer" (2013) la satira della disuguaglianza classista si muoveva lungo un'asse orizzontale, quanto qui la denuncia del vampirismo di "privilegiati" e "miserabili" si muove lungo un'asse verticale (Tommaso Tocci, Alberto Pesce, Marco Contino). E se nel 2019 ancora si dilapida tempo per 'sta roba, un motivo ci sarà: parlare d'inestricabili invarianze antropocosmiche mette un po' più soggezione, esattamente 40 anni fa Lyotard pubblicava per "Les Éditions de Minuit" un'analisi fenomenologica con cui dimostrava che la crisi di senso e di prospettiva non era più per addetti ai lavori, di nicchia e d'élite, ma era diventata pop, mainstream, di massa. Non conosco articoli, pubblicazioni, interviste, saggi, dibattiti ch'abbiano approfittato di tale ricorrenza per un bilancio consuntivo. Sempre più comode le "survival strategies" ai tentativi d'"exit strategy". Alla via così, mi raccomando.
Mauro Lanari
eriki71 20/01/2020 21:30:16 » Rispondi Io i commenti dei Troll come te li eleminerei.... non capisco perchè la redazione non fà niente !!!
suzuki71 06/01/2020 09:33:49 » Rispondi Non ha nessun pregio rifugirsi nell'elitarissima citazione di presunti precursori d'antan della denuncia della perdita di senso e valore: è ciò che fanno da sempre scrittori e poeti. Disconoscere il valore di un'opera d'arte - peraltro di inaspettato successo - solo perchè ne avrebbe già parlato qualcuno è tremendamente parziale: anche mi' nonno ha sempre parlato della distinzione fra ricchi e poveri.
aho hai fatto na super*****la manco Fusaro quando parla del turbocapitalismo!!!
Mauro@Lanari 18/12/2019 23:13:04 » Rispondi Per chi s'intende di filosofia, Fusaro espone ecolalicamente concetti ottocenteschi. Risparmiatemelo.
Mauro@Lanari 12/02/2020 14:11:10 » Rispondi Terminat'i 4 Oscar messicani in funzione antritrumpiana ("los tres amigos" Cuarón, Iñárritu, del Toro: https://www.google.it/search?&q=%22los+tres+amigos%22+Cuarón+Iñárritu+%22del+Toro%22) + "Coco", stavolta è il turno d'un sudcoreano (https://www.google.it/search?&q=Parasite+Oscar+Trump). Capisco le motivazioni geopolitiche, ma quell'artistiche?