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PARASITE (2019) regia di Joon-Ho Bong

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ilgiusto     6½ / 10  18/02/2020 12:33:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto deludente.
Per tanti motivi mi aspettavo un vero capolavoro, ho trovato invece un buon film probabilmente premiato più come riconoscimento, meritato ma tardivo, al cinema coreano che per pregi assoluti di questo specifico film.
Tecnicamente è eccellente, soprattutto la fotografia (meno la regia che mi è parsa di buon livello ma standard, e quindi è un altro oscar che non condivido…) ma questo è ovvio poiché sono almeno 2 decenni che il cinema coreano si esprime in questo ad altissimi livelli.
La vicenda… insomma… pare un mix tra Ferreri e Bava girata alla Leone, che è poi un leit motiv del cinema coreano, ossia all'improvviso si passa dalla agro-comedy (mettiamoci pure un po' di Monicelli) a scene splatter al rallentatore, a finali con climax alla Heidi e così via, con giustificazioni per questi sviluppi che possono capire solo i coreani. Insomma, non mi dilungo oltre, ma gira e rigira in sintesi il cinema coreano, piaccia o no, è così, e ciò mi può anche star bene.
Il problema è che l'ho trovato troppo lungo, mai convincente né come commedia, né come dramma, ed esageratamente ambizioso. Nonché molto confusionario sul suo presunto messaggio universale (ossia il motivo per cui pure noi occidentali dovremmo, secondo il marketing, più apprezzarlo).
L'unica morale che ho tratto da questa vicenda, per me inutilmente caotica e poco interessante, seguendo la quale NON ho empatizzato con nessun protagonista (son tutte macchiette stereotipate, semplificate, imbecilli, buone per film di serie B) è questa: quel che più conta nella vita è il ****, se ti trovi al posto giusto e al momento giusto, puoi anche fare incetta di Oscar.

Consigliato? NO. Film 'carino' ma sopravvalutatissimo, del tutto evitabile.
Tautotes  29/02/2020 23:49:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono completamente d’accordo con questa recensione.
Filman  18/02/2020 15:47:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento abbastanza cattivo :P
Credo che la lunghezza avvertita sia dovuta alla scrittura della sceneggiatura: dal momento "della cantina" inizia un nuovo film e in generale credo che ci siano più dei canonici 3 atti, ecco perché sembra particolarmente lungo pur durando 2 ore e 10 (durata nella media o forse addirittura inferiore).
Sul timbro del film credo si possa parlare di dramma al 100%, anche se non piangi nel vedere la casa allagata di acqua di fogna o nel vedere un uomo che vive lavorando come interruttore, e non perché non dovresti piangere ma perché commedia e surrealismo invadono la scena.
ilgiusto  19/02/2020 17:12:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, non voglio litigare con i tanti entusiasti perché ogni opinione è legittima, ma con più ci penso e con peggio è. Troppe cose non hanno senso e accadono solo per forzature. Riguardo alla lunghezza io non ne potevo più perché non m'importava nulla di quel che questa folto gruppo d'imbecilli combinava ed era forzato (per copione mal scritto) ad 'imbecillamente' combinare…
Ma poi… perché??? Bastava chiuderla dopo un 1,40h come un commedia agro/nera alla francese ma coreana e avrebbe avuto una sua identità e coerenza! Ma, appunto, perché stravolgerlo e trasformarlo in splatter allungando il brodo per stravolgere ancora e terminare poi tipo dramma ottocentesco… perché? perché??? Perché s*******re così un film che poteva avere una sua connotazione precisa e renderlo un pastrocchio confusionario mal scritto e pretenzioso??
Boh? Come critica sociale è scontato e sempliciotto, come commedia non fa ridere, come dramma è naturale conseguenza di un gruppo d'imbecilli dunque non coinvolge, come splatter non ha senso, ecc.
Boh? Davvero incredibile come questo pastrocchio sia tanto piaciuto.
Insomma, mi taccio
Scuderia2  19/02/2020 19:26:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che lo spettatore medio abbia approfittato di questo Parasite per darsi un tono, una sorta di autostima.
Il fatto di aver apprezzato un film coreano del sud segna una crescita ‘professionale’ nel percorso di critico cinematografico.
ilgiusto  21/02/2020 11:10:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente è così. E' 'IN' apprezzare Parasite che è una 'roba coreana (poverini i coreani!) che ci insegna la dura vita dei poveri (poverini i poveri!)' quindi i più si guardano bene dall'ammettere che è una cag*** pazzesca! (cit.)
Filman  22/02/2020 14:50:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mica come i film Marvel
ilgiusto  25/02/2020 16:39:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altra categoria. Inutile confrontare film che hanno intenzioni diverse e possono eventualmente riuscire come diversamente cag***. Il termine esatto per definire Parasite comunque non è cag*** bensì puttan***.
Filman  28/02/2020 15:19:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La qualità non ha categoria.
Se io faccio un cortometraggio stupido con il mio telefono riprendendo i miei amici ubriachi alle 4 di notte non ho la stessa valenza di 2001 Odissea nello Spazio solo perché il mio obbiettivo è diverso da quello di Kubrick.
Che piaccia o meno ogni inquadratura di Parasite è studiata al dettaglio per creare qualcosa di originale e mai visto, mentre i film Marvel sembrano scritti da un bambino che fa la 3 elementare. Questo è quanto.
Io ho provato a spiegare le possibili ragioni del tuo turbamento su questo film e mi sono sentito dire che questo film mi piace solo perché sarei un, bo, diciamo un radical chic! Adesso è IN farsi piacere il cinema coreano? Ma in quale universo?
I premi oscar azzeccano il vincitore 1 volta ogni 5 anni, sono sicuro che a te piacciano gli altri 4/5, alla faccia di chi è IN.
ilgiusto  06/03/2020 15:57:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse mi sono spiegato male.
1) In discussione non ci sei nè tu nè quel che piace a te, il tuo gusto è legittimo qualsiasi sia, quindi non metterla sul personale.
2) Non ho mai messo in discussione la qualità tecnica di parasite, anzi, l'ho elogiata. Ma un film, per me, non è solo luci e fotografia...
2) I premi Oscar non azzeccano e non devono azzeccare un bel nulla, sono premi e basta che si possono condividere o meno, e io quest'anno non lo condivido e non lo condivido al di là dei miei gusti personali.
3) Quando vado al cinema a vedere un film Marvel, quello mi aspetto e come tale lo giudico, quando vado a vedere un film 'impegnato' di nuovo quello mi aspetto e come tale lo giudico, non uso lo stesso metro per valutare chi vuole fare intrattenimento/evasione con chi ha finalità diverse, bensì lo valuto confrontandolo rispetto ad altri film della sua categoria di riferimento. Ci sono film d'intrattenimento che non riescono nel loro intento e sono 'brutti' e film impegnati che non riescono nel loro intento e sono 'brutti', sono diversamente brutti come potrebbero essere diversamente belli.
Filman  20/02/2020 15:40:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho cercato in ogni modo di evitare un tono da flame perché 6 e mezzo è un voto che ci sta e comunque tu hai argomentato. Ho solo riflettuto su alcune cose e mi spiace che tu te la sia presa così esageratamente. Tant'è....
Tra l'altro su alcune cose sono d'accordo: il film non fa ridere, non fa piangere e la critica sociale è quella scontata che tutti conoscono.
Credo però che l'obbiettivo di disorientare e un po' disgustare il film lo compia in maniera quasi epica. Se volevo ridere mi guardavo Zelig, se volevo piangere tagliavo la cipolla. Come hai fatto intendere tu stesso nei film agrodolci non si piange e non si ride.
Tagliarlo di 30 minuti vuol dire non aver capito che il film gioca sui tempi dilatati (i rallenty sono là, mica sono nascosti) o vuol dire che devi levare una intera parte, e quindi a quel punto va rifatta la storia e quindi a quel punto non ha senso parlare di minutaggio.
Ho parlato di commento cattivo? Ritratto: è proprio senza senso.
ilgiusto  21/02/2020 11:11:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabè, allora il mio commento è come il film...