Goldust 7 / 10 26/03/2020 21:51:42 » Rispondi Finalmente Avati torna a firmare un horror come si deve riprendendo i connotati classici che in passato avevano decretato la sua fortuna quando aveva affrontato questo genere di film. La sua capacità di descrivere storie di provincia apparentemente secondarie e di costruire personaggi non privi di scheletri nell'armadio sembra ancora miracolosamente intatta ed infatti la mente corre subito, ovviamente, a " La casa dalle finestre che ridono", pellicola esemplare di un sotto genere horror padano che ha lasciato il segno. Un lavoro maturo in cui l'atmosfera mista di inquietudine e drammaticità regge fino ad un finale difficile da dimenticare. E non è mica poco. Promosso.