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C'ERA UNA VOLTA A... HOLLYWOOD regia di Quentin Tarantino

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camifilm     7½ / 10  07/05/2020 21:41:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film è un mix incredibile di cultura cinematografica e del 1969, anno in cui molti ritengono cambiato il modo di fare attore.
Al Pacino e De Niro infatti sono considerati il distacco da gli attori del passato, spogliandoli dallo essere idoli, ma solo attori. Inizio anni 70.

1969. Prima del film e per comprenderne anche il titolo sarebbe utile rileggersi fatti importanti del periodo. Io non posso credere che praticamente tutti quelli con cui ho discusso del film non erano a conoscenza di Manson...e la sua setta, cioè nemmeno Marilyn Manson è servito a destare curiosità del nome.. boh.

Detto questo. Questo film tratta il movimento hippie, il vietnam, la libertà, l'attore che vive di mito ma in decadenza, e attenzione c'era differenza tra attori di tv e di cinema. I film inoltre potevano essere proiettati anche 1 anno intero nelle sale.
Altro mondo. Questo dava modo di vedere più volte un film, un personaggio, non come oggi tutto ACTION MOVIE MORDI E FUGGI.

Infinite locandine dell'epoca solo quando Margot Robbie entra al cinema a vedere il suo film. Non sapere nemmeno chi sia Sharon Tate... è incredibile. Può essere accettabile, ma allora non potete commentare in negativo un film come questo, non lo avete capito perchè non ne eravate in grado.

Non è proprio un film di un personaggio. Ma il racconto di alcuni giorni di alcuni personaggi, con momenti diversi che tutti hanno della vita.

Ovviamente non manca l'arma di grande impatto, usata da Rick Dalton.

Il titolo è forse comprensibile nel finale, conoscendo come sono andate le cose, e come invece le preferisce raccontare Tarantino.

Non si deve mai commentare un film di Tarantino dopo la prima visione.
Prima visione, si vede.
Seconda visione si apprezzano contorni.
Terza visione, si comprendono i passaggi e legami con altri film (attori, personaggi, prodotti, ...)

Ad esempio le famose sigarette .
Sono questa volta nei titoli di coda.
E vengono mostrare in una pubblicità.
Ecco sappiate che era un classico sino agli anni 70 usare ATTORI o personaggi TV e CINEMA per pubblicizzare qualsiasi cosa... infatti poi sappiamo come Rick Dalton reagisce. Solo negli anni 70 si sono iniziati gli studi sui problemi delle sigarette... decenni prima considerate perfino utili contro asma dei ragazzini...

Anche qui Tarantino vuole spogliare dalla parte di IDOLO l'attore.

Se pensate che JACKIE BROWN fu considerato un flop, ma poi ha recuperato con homevideo e soprattutto iniziando a valutare il fatto di aver recuperato e omaggiato un genere e una attrice importante.

Insomma... io direi che questo film non ha una storia a se, ne lineare e ne circolare come fu pulp fiction... ma racconta semplicemente una storia... la vita di alcune persone (inventate e reali) e riportata come Tarantino vuole, con crudezza, e con un finale d'amore.

Ps. se poi parlo con uno che mi dice non gli sia piaciuto il film e non sa nemmeno minimamente chi sia Roman Polansky ... allora di che discutiamo? Che continui a vedersi i MARVEL ... (io sono concorde con Gervais e Scorseze)