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NOVEMBER CRIMINALS regia di Sacha Gervasi

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il Grande Mao     2½ / 10  27/04/2020 19:54:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
2020 [l.or]. Vorrebbe dire qualcosa in più di quel che riesce a fare, questo film che sembra avere una certa presunzione senza tradurla in valore aggiunto.
Perché è vero che non si può definire November Criminals un semplice teen-movie, ma i suoi intenti, visibili nel contenuto, non riescono mai a tradursi in una forma densa, capace di metterne in secondo piano la mancanza di equilibrio.
Per questo il film fallisce desolantemente tutti i suoi obiettivi, perché mai riesce a fondere bene gli ingredienti. Il protagonista - diciamo che Elgort si è giocato il suo bonus - è irritante, ma forse la colpa è più di una sceneggiatura che semplifica di molto i contenuti del romanzo di Munson che fa da soggetto, disegnando un personaggio mal riuscito, con problemi poco più che adolescenziali trattati con una superficialità rara.
C'è da chiedersi come un'attrice emergente e brava come Moretz (dispiace, tanto, vederla interpretare un ruolo così spento e scialbo), ma soprattutto veterani di sicura qualità come Strathairn e soprattutto Keener, abbiano potuto prestarsi ad un film così poco equilibrato, che viaggia su più binari separati senza trovare unità. La risposta sta probabilmente nel soggetto che, come osserva Jenkins (npr.org), "è il tipo di libro che attira cineasti brillanti e attori seri, che poi troppo spesso si scioglie in una blanda delusione".
Duole dirlo, ma la regia di Gervasi - il quale già ha messo le sue discutibili mani nello script (riascoltate il dialogo in auto tra Addison e Phoebe che precede la loro prima volta, per farvi un'idea) - è grande assente, lasciando a bocca aperta per la sua pochezza, quasi distratta si direbbe (diamine, ha fatto di - molto - meglio), non aiutata da un montaggio poco articolato. Vediamo anche una specie di idea di finto mockumentary (che - oh, mal di testa - già è finto di suo), ma si ferma ancor prima di cominciare.
Aggiungiamo agli ingredienti un montaggio sonoro intollerabile: che fastidio quella musica sparata così forte nel finale, che invece di aumentare il pathos del momento va a coprirlo, sovrastarlo.
Sarebbe bello poter recuperare quest'ora e mezza regalata ad un film scarso, ma utile almeno per capire qual è il cinema che non ci piace.