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DIEGO MARADONA regia di Asif Kapadia

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JOKER1926     7½ / 10  25/09/2019 17:28:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Produrre un film su Maradona non è un procedimento semplice e scontato.

"Diego Maradona" di Asif Kapadia (autore di altri film su celebri personalità) ha dalla sua l'onore di illustrare le vicende sportive ed umane di un uomo riconosciuto, da molti , nel mondo , come una divinità, ma anche l'onere di sbagliare il meno possibile.
La struttura del film divincola molto presto Kapadia da ruoli troppo scomodi, sono le immagini e i documentari (alcuni veramente inediti, fidatevi) a dettar i tempi del gioco. In questa sequenza appassionata (disposta in maniera cronologica) di video storici si affiancano, sapientemente, le parole di uomini e donne che hanno conosciuto veramente Maradona.

Partecipano quindi alla ricostruzione e all'indagine Maradoniana personaggi come Signorini , Villafane e Montuori. Tutti diversi, Signorini segue Maradona sul campo, Villafane è quella che lo conosce nell'intimità, Montuori, è la voce meno tecnica ma piena di suggestione, Montuori vive da esponente del Commando Ultrà Diego Armando Maradona nell'ottica del tifoso.

Le difficoltà, in chiave cinematografica, risiedono principalmente nel compito di inquadrare in un tempo alquanto ristretto (un film non può durare in eterno) le gesta mastodontiche del campo e quella della vita privata. Noi siamo sempre per un'illustrazione delle cose di natura tecnica, ossia Maradona va analizzato per i successi sportivi , per l'iconografia e il simbolismo. La vita privata e l'orientamento politico dello stesso sono situazioni non più oggettive e dunque di libera interpretazione. L'interpretazione è un processo da evitare quasi sempre. Nel film/documentario di Kapadia, effettivamente, non notiamo divagazioni a sfondo politico ma registriamo un ripetitivo ritorno sul rapporto con il clan di Forcella. Ci domandiamo se questo modus operandi /metodologico di Kapadia sia veramente necessario.

Noi alle volte, però, dimentichiamo piacevolmente che Diego è una star, quindi la tentazione di ricamare episodi e contorni, dalla parte del narratore, diventa , irrimediabilmente, una tentazione cieca e prepotente. Ragionando su questo aspetto, allora possiamo dire che Kapadia, riesce nel suo intento. Il documentario è esaltante e maledettamente drammatico. C'è una climax e una discesa umana (ma sempre personale) di un uomo magnificamente eccessivo e smodato.
Le discese e le risalite di Diego Armando Maradona sono croniche, un po' come i poeti del decadentismo. Il lusso, lo sfarzo e le cadute rovinose di una personalità rara.

A Napoli, Diego è riscatto sociale (ci piace utilizzare il presente) e una risposta , quasi metafisica, alle standardizzazioni. Giustamente sono molti ad aver sostituito i quadri religiosi con quelli di Maradona, noi avalliamo la cosa, in maniera netta.
"Diego Maradona" , fra le svariate proposte di analisi circa il Personaggio, risulta essere fra quelle più robuste e credibili. Consigliamo la visione ad un pubblico appassionato e conoscitore della materia.

Le pecche della produzione, non fondamentali , riguardano la scarsa scannerizzazione di alcuni avvenimenti calcistici, un film del genere (che resta tipicamente di nicchia) poteva "privatizzare" maggiormente la sua cerchia di pubblico andando ad irrobustire la durata (magari anche di tre ore) con lo scopo di mettere in luce maggiori cose: la vittoria Europea del Napoli e anche l'episodio della guerra con gli inglesi che cade nel periodo dell'86, anno del trionfo in terra messicana.

Maradona è un mito, ma anche un fenomeno. Abbraccia nel suo essere uno spaccato sociale variegato e profondo , ma anche la storia contemporanea fra simbologia e occultismo . Maradona è fra la vulnerabilità di un martire e l'onnipotenza di un D io.