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LA SECONDA NOTTE DI NOZZE regia di Pupi Avati

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martina74     6 / 10  23/11/2005 10:49:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei e mezzo.

C'è qualcosa che non convince in Avati: da anni reitera sempre lo stesso copione, anche se le storie che raccinta sono diverse. Ha una "firma" immediatamente riconoscibile, ma che lo rende ripetitivo.
Anche stavolta non si fa eccezione: il film, girato con mano lieve, assomma momenti di tenerezza e delicatezza a tratti un po' noiosi e lenti.
Concordo, tuttavia, nel definire eccezionale la prova di Antonio Albanese, l'unico personaggio "vero" del film, trattato da tutti come un malato di mente e reso vittima di uno sfruttamento che non riesce, comunque, a cancellare la sua bontà e il candore con cui guarda il mondo.
Pasionaria  23/11/2005 14:33:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' vero Martina, anche a me Avati non convince. Tuttavia questa storia mi ha positivamente impressionata, sarà per l'ottima interpretazione di Albanese, sarà per gli ambienti studiati nei particolari, sarà per la delicatezza con cui il regista ha tratteggiato i vari personaggi; certo ci sono momenti del film un po' noiosi, ma in generale questo lavoro di Avati mi ha convinta, più degli altri per lo meno.
martina74  23/11/2005 14:47:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In me (anzi, noi) ha prevalso la noia, devo dire. Però riconosco che certe ambientazioni sono veramente ben studiate... la fotografia della Puglia è bellissima.
E poi la presenza di Albanese alza davvero il giudizio.
Ma mi sono resa conto che il film mi ha annoiata quando ho scritto il commento: nonostante ci fossero diverse cose da dire, non mi sono uscite molte parole.