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ALTA FEDELTA' regia di Stephen Frears

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wallace'89     7½ / 10  05/07/2007 18:46:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho visto il film immediatamente dopo aver letto il libro di cui mi ero innamorato all'istante, e l'effetto regalato dal film non è stato lo stesso così eclatante e forte, sebbene pensi ugualmente che migliore trasposizione del libro di questa non si sarebbe potuta fare.
Infatti penso, visto comunque che il film è realizzato molto bene e non ne critico la realizzazione, se avessi visto da subito prima il film, e avessi ascoltato così quei magnifici monologhi ,dialoghi e citazioni musicali per la prima volta, l'effetto sarebbe stato lo stesso.
Per me questa visione del film è stata un po' come rivedere un film appena dopo averlo già visto(il libro lo avevo finito lo stesso giorno), ed è ovvio che
la seconda visione in questo caso non richieda e non provoca la stessa partecipazione attiva.
La mia è un autocritica alle mie condizioni di visione che so avermi abbassato quello che poteva essere un voto più alto.
(della serie ***** ce ne frega manco fosse un blog questo qua! qui si commentano i film, *****! ...Lo so, lo so, solo che sentivo di dovermi fare anche un po' di autocoscienza sulle mie reali sensazioni e spiegarmi un pò quella punta di amaro di fine visione che già so che a una futura visione scomparirà....... e poi dovevo fare anch'io qualche vaneggiamento mentale alla Rob Fleming, in quanto gli esercizi mentali puramente gratuiti ci accomunano, insieme a tanto altro...... Rob sei un idolo!)

Tornando al film bisogna giustamente sottolineare come il meglio del libro venga rappresentato e come il regista, l'ottimo Stephen Frears, nonostante diriga un film praticamente non suo attenendosi fedelmente al testo, orchestri il tutto con i giusti tempi da commedia.
Il cast è fortemente azzeccato, John Cusack perfetto Rob Fleming (nel flm chiamato con un altro cognome), ma soprattutto è spumeggiante la prova fornita da Jack Black, i suoi sono tra i momenti più efficaci della pellicola.
La maggior parte dei meriti va comunque a Nick Hornby che ha saputo ritrarre splendidamente certo mondo della psicologia maschile, con personaggi alle prese dell'ordinario e della vita, un pò eterni ragazzini insicuri, un po' outsiders, con un mondo proprio come quello musicale in cui riconoscersi, più vivo di quanto altri non credino o capiscano, e un mondo esterno di tutti fatto di relazioni umane che un po' attraggono e un po' spaventano tanto da farci sentire inadeguati e non all'altezza.
Comunque il film funziona bene e regala diverse sequenze divertenti nonchè citazioni musicali che a fanatici come me si riempie il cuore a sentire.
Eppoi che spettacolo il Vinil Championship con tutte quelle copertine!

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