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VOLTI regia di John Cassavetes

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  10/03/2014 20:26:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Corre l'anno '68, Cassavetes gira 2 capolavori, uno davanti alla macchina da presa, in un clima al vetriolo con Polanski, l'altro autofinanziatosi (dalle interpretazioni fruttuose di quei 2 anni, l'anno prima aveva girato 'Quella sporca dozzina' con Aldrich) lo gira dietro la mdp (a mano), il decalogo che intende sempre rispettare è quello di mettere a proprio agio i suoi attori, sviscerarne ogni emozione, il flusso di coscienza emerge dalle espressioni dei loro volti, che non mentono (prendere anche la sequenza della Rowlands che mente a parole ma il volto fa trasparire l'opposto riguardo alla sua professione nell'asserire che non gli importa), indi per cui si comprende il pessimo ricordo che si portò dietro dal set de 'Gli Esclusi', la soffocante ingerenza di Kramer. Il cast è a ruota libera, tutto sa di improvvisato, non ci sono riprese studiate meticolosamente a tavolino, guizzi da piece teatrale. Regia al vetriolo e claustrofobica come l'opera d'esordio, stesso montaggio spezzato, spaccati di vita coniugale riprodotti con fedeltà documentaria. Risate, balletti, anticamera per sfuggire al confronto di una crisi lacerante, coniugi che preferiscono nascondere la polvere sotto il tappetto, meglio fare buon viso a cattivo gioco, anche se le scappatelle sono all'ordine del giorno, l'immagine della famiglia americana ricoperta da lustrini e da quel velo di patina deve fare i conti con la realtà.