norah 6½ / 10 12/12/2005 12:26:50 » Rispondi Sessant’ anni dopo la seconda guerra mondiale,i tedeschi portano ancora il pesante fardello della loro colpevolezza. In effetti ,questi tedeschi di oggi,di fronte alla parola ebreo,sembrano ancora provare una sorta di imbarazzo,dunque il tabù, in parte,non è stato ancora superato. Vice-versa ,gli ebrei,sembrano ancora voler approfittare di questo privilegio,voler utilizzare la loro tragica storia,come scusante universale,la gente deve essere sempre tollerante con loro, per tutto quello che hanno passato;così quando il protagonistà verrà squalificato dal torneo di biliardo per essersi presentato con venti minuti di ritardo,si lamenterà dicendo: “mi tratti così solo perché sono ebreo,vero?Dopo tutto quello che la nostra famiglia ha dovuto passare,la deportazione etc…” Levy prescrive ,come fosse un antidoto, questa godibile commedia(che affronta temi spinosi quali la politica,la religione,il sesso,l’ amore) agli spettatori tedeschi,liberandola da tutti i pregiudizi, attraverso situazioni divertenti e simpatici personaggi. Ebrei e tedeschi possono finalmente ridere insieme
GIKKIO 09/01/2006 23:21:51 » Rispondi Complimenti ottima mini recensione, in breve hai centrato pienamente il "succo" e la morale del film condivido pienamente.