kowalsky 8 / 10 13/01/2020 01:14:23 » Rispondi Dagli anni 50" l'Inghilterra affronta nel cinema il conflitto sociale, e lo ha fatto con Reisz Anderson Schlesinger (nel suo periodo inglese), e via via fino a Ken Loach e Mike Leigh. La storia degli inglesi è molto diversa dalla nostra, ma è come attraversare un unico porto con le navi alla deriva (vedi Sindacati assenti) dove si sta peggio di quando si stava peggio. Il riferimento al Red Wedge e alle battaglie (spesso vinte) dai minatori negli anni 80" in pieno Thatcherismo è emblematico. È sicuramente un regista che, pur se tra alti e bassi, ha ancora moltissimo da dire, il film è splendido e stavolta non c'è alcuna enfasi demagogica, ma si racconta, descrive, la Realtà nuda e cruda. L'odissea di una Vita spesa per dare un futuro ai figli (e magari sì questo è un poco forzato). Si entra dentro il film con una Rabbia che ormai è impotenza, come nel discusso epilogo. Finisci per assolvere quel mondo Bastardo che guarda solo al profitto, na capisci che chi sta dall'altra parte non può agire diversamente. È una sceneggiatura coi fiocchi, amarissima, e pensare che tanti anni fa questi problemi li sentivamo sollevare nelle comunità Afroamericane nei ghetti di New York e Los Angeles, oltreoceano, nel segno di una discriminazione di quartiere, di razza