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HAMMAMET regia di Gianni Amelio

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Goldust     5½ / 10  10/01/2020 18:10:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anch'io sono rimasto abbastanza deluso da questa sorta di breve biografia di Craxi ambientata nei suoi ultimi mesi di vita nel ritiro forzato della famigerata Hammamet. Tolta la grandiosa performance di Favino - che si cala nelle vesti del presidente socialista riprendendone gesti, sforfie ed atteggiamenti con un'aderenza al reale davvero sbalorditiva, nascosto dietro un make up da premio Oscar - Amelio sembra indeciso su che strada imboccare per ricordare una delle figure più discusse della nostra storia repubblicana, finendo per scontentare un pò tutti optando per un taglio assolutorio e anche un pò superficiale. Pur senza mai nominarlo per tutto il film, del Bettino politico si intuisce poco, delle sorti dell'Italia e dei suoi guai giudiziari ancora meno, dell'uomo deluso da colleghi, amici e sistema solo qualcosa. Resta negli occhi la figura sola e stanca di uno statista costretto ad un forzato immobilismo e a fare i conti con i propri fantasmi personali. Fuori fuoco i personaggi famigliari di contorno dai nomi neanche veritieri ( la figlia si chiama Anita ed è un omaggio a Garibaldi, figura che ritorna più volte nella pellicola ), strumentale il personaggio del giovane che gli piomba in casa da un momento all'altro con i suo carico di livore, non all'altezza la scelta del cast di contorno, a cominciare proprio dall'inconsistenza di Luca Filippi. Ma la vera mazzata arriva nell'ultima mezz'ora, davvero ostica da sorbirsi tra le corse in ospedale e gli assalti giornalistici, come se Amelio volesse farci personalmente partecipare al travaglio morale e fisico di Craxi. Insomma, un'occasione che parrebbe mancata per dirci qualcosa di più di quei turbolenti anni '80 / '90.