L'UOMO INVISIBILE (2020) regia di Leigh Whannell

Passiamo ora a quelle che, a mio parere, ho trovato decise forzature:

-Il fatto che la ragazzina venga picchiata dal villain invisibile e creda si sia trattato della donna: capisco volessero dare l'idea del thrillerone crescente, ma secondo me era evidente da chilometri che non fosse stata lei a picchiarla. O sei cieco o sei deficente.

-Il personaggio del detective, oltre che dell'amico, credo sia simpatico quanto un calcio nel fondoschiena: capisco tu possa essere turbato dai suoi comportamenti, ma cacchio, prendertela così a tal punto con lei? Io sarei stato ben più tollerante, essendo suo amico e quindi conoscendola da tempo, ma vabbè, forse ho saltato un passaggio

-Quando la sorella viene accoltellata male al ristorante, lei rimane come un'idiota con il coltello in mano. Gettalo o almeno fai in modo da non attirare l'attenzione su di te.

-Il villain indossa una tuta ipertecnologica per tutto il film: resiste a delle coltellate, ma bastava una pistola per farlo fuori. Cacchio che avanguardia!

-Il pretesto a mio parere parte già male: il fatto che lei vivesse con sto psico-socio-tecnopatico, ti fa intuire fin da subito che si possa trattare esclusivamente di un suo piano, smorzando anche solo di poco la possibilità di un elemento mistery, cosa che secondo me va a rendere il tutto ben più prevedibile.