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TITUS regia di Julie Taymor

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frine     7½ / 10  05/12/2005 00:55:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma perché nessuno l'ha ancora commentato?
Un film per tutti quelli che non si stracciano le vesti di fronte alle riletture dei classici. Inadatto, invece, a quanti ritengono che i testi dei grandi scrittori siano sacri e intoccabili.
Diciamo la verità: "Titus Andronicus" è uno dei peggiori drammi di Shakespeare, realizzato quando ancora Will era poco esperto di storia antica. Un pastiche in cui razzismo e xenofobia vengono giustificati da improbabili riferimenti al mito greco (come la storia di Tereo, Procne e Filomela).
La Taymor ha il merito di ribaltare la prospettiva esclusivamente attraverso l'uso delle immagini, senza intervenire sulla lettera del testo. Titus diventa un folle sanguinario, non migliore dei suoi nemici barbari, mentre lo schiavo ebreo viene decisamente rivalutato.
L'antisemitismo di Will costituisce un serio problema per la critica shakespeariana. Soprattutto nel caso del bellissimo dramma "Il mercante di Venezia", dove lo stesso Shakespeare sembra avere qualche difficoltà con la grandiosa figura di Shylock.
Ma, trattandosi di "Titus", il compito della Taymor è molto più semplice. Difficile simpatizzare per Titus//Hopkins, che genialmente riprende il personaggio dello psicopatico Hannibal, preparando orripilanti torte in un finale grandguignolesco che non risparmierà nemmeno lui. Nulla di nuovo, comunque, visto che il figlio maggiore di Tamora era stato fatto a pezzi nel corso di un efferato sacrificio di cui forse i Romani non erano ignari, ma di cui comunque si vergognavano.
Alla fine, si salverà solo il bambino, con grande pericolo per questa pessima Roma., il cui carattere aggressivo e autoritario è ben illustrato dallle scene di ambientazione fascista.
Ma non dimentichiamoci: i personaggi greci e romani di Will erano vestiti con costumi del tempo. Troilo e Cressida non indossavano costumi micenei.
La recitazione è interessante, certo un po' sopra le righe, ma adatta al contesto. Molto brava la perfida, ma comprensibilissima, Jessica Lange. Per i figli fricchettoni, invece, non c'è storia.