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BARBAROSSA (1965) regia di Akira Kurosawa

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Beefheart     6½ / 10  08/07/2007 01:47:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ennesimo capolavoro mancato, questa commedia drammatica a sfondo sociale fortemente depotenziata da sovrabbondanti dosi di ridondante retorica. Per fare ciò, il regista ci racconta la storia di un giovane e promettente medico, neo-laureato, che viene chiamato ad esercitare in una modesta struttura di provincia, dove, suo malgrado, è costretto a fare i conti con brutture e sofferenze viste molto da vicino. La sua attenzione si sposterà dall'esclusivo interesse iniziale per la carriera ed il successo personale ad una più nobile ed ammirevole abnegazione professionale. Peccato perchè il soggetto del medico che, lavorando in un lazzaretto al servizio dei poveri, pian piano diventa uomo prendendo coscienza di se e della realtà che lo circonda, è tutt'altro che sterile o banale, eppure gli eventi ed i dialoghi che si susseguono durante le 3 ore di film appassionano alla pari di una lezione di buonismo. Per contro, le sequenze girate all'interno dell'ospedale, tra cucine, camere, corridoi, degenti, personale di servizio, medici e quant'altro potesse completare il ritratto umanitario messo in scena, sono veramente meritevoli. Degna di nota anche l'interpretazione di Toshiro Mifune, questa volta nel ruolo del dottor Barbarossa, primario della struttura ospedaliera, in un concentrato di serietà, dedizione, vocazione, altruismo, generosità e dignità. Insomma, alla fine, tanti (troppi) buoni e nobili sentimenti mi risultano anche poco credibili. Così così.