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IL DIRITTO DI OPPORSI regia di Destin Daniel Cretton

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The Gaunt     6½ / 10  22/04/2020 19:21:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il diritto di opporsi non è un film sulla pena di morte, mi sembra abbastanza chiaro. La pena di morte è solo la punta di iceberg di un sistema che, oltre ad essere corrotto e marcio, ha il difetto, più culturale che giuridico, di non riuscire ad ammettere i propri errori, nemmeno di fronte all'evidenza. Se a questo ci si aggiunge il carico da 11 del pregiudiio e del razzismo, la frittata è fatta. La fascia marginale della società non ha giustizia perchè non se lo può permettere a livello economico e se avere giustizia è una questione di soldi, ecco che gli errori, persino i più palesi, non saranno riparati nella maggiorparte dei casi. Il sistema, sempre nella maggioparte dei casi, non se lo può permettere e Darnell ha avuto fortuna di incontrare l'avvocato giusto. Ma non tutti quelli incarcerati ingiustamente possono dire lo stesso.
Dagli anni 60 di Mississipi Burning all'Alabama dei tardi anni 80 il divario temporale sembra come congelato e Creton con i suoi palesi riferimenti alla pellicola di Parker lo sottolinea bene. Pregiudizio e razzismo magari meno palese ma sempre molto radicato nella cultura americana. La struttura del film è classica come il suo incedere, solida quanto basta nella narrazione e negli attori, (anche se la Larson è un po' in disparte rispetto agli altri). Cede alla retorica nella parte finale, ma era da mettere in preventivo, mi avrebbe stupito il contrario.