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TI AMO IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO regia di Leonardo Pieraccioni

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stratoZ     5 / 10  04/03/2024 13:04:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Meh, dicono sia uno dei migliori di Pieraccioni, insomma, non ci ho trovato nulla di speciale, anzi, anzi, rispetto ad altre sue pellicole ho trovato una componente drammatica melensa e retorica che mi ha infastidito non poco, questo successone al botteghino in realtà è un film abbastanza mediocre, scritto malino, recitato anche peggio, tra la solita storia d’amore banalotta di lui col cuore spezzato che incontra lei in quel luogo per scambisti, e se ne innamora - tra l’altro con bel sottofondo di biasimo al locale per scambisti perché per incassare in italia devi accontentare il popolino conservatore - tra un equivoco e l’altro e i soliti alti e bassi banali. Ma non è neanche quello il problema, sono i personaggi secondari che in questo film risultano estremamente irritanti, sarà che io non tollero Panariello ma qui ogni scena in cui c’è lui è agghiacciante, tra i momenti in lavanderia in cui fanno continuamente cortile, simpatici come un alveare nelle mutande ai momenti pessimi della gara di nuoto con tutta quella scenetta patetica della medaglia e via dicendo, orribile.
Poi ci si mette pure Ceccherini col suo personaggio strambo che anche per lui che ogni tanto qualcosa di decente l’ha tirata fuori, qui è insostenibile, con quell’incontro con la ragazzina in cui si finge l’amico di suo padre e diventa di una melensità imbarazzante.

Si salva davvero poca roba, Papaleo di solito è uno dei personaggi migliori nei film di Pieraccioni, qui viene impiegato pochissimo, le cose che possono far sorridere sono: qualche scenetta con protagonista Guccini, nel ruolo del preside che ce l’ha a morte col protagonista - ti capisco guarda, ti capisco - e la prima scena in cui Gilberto conosce Margherita e sono in macchina e il rider accanto a loro sente sempre solo la fine del discorso, anche se vabbè è sempre una comicità becera e basata sul sesso e le parolacce, ma insomma più o meno mi ha fatto ridere.