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WAVES - LE ONDE DELLA VITA regia di Trey Edward Shults

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Thorondir     7 / 10  01/03/2024 16:19:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I padri inguaiano i figli e i figli o colano a picco o salvano i padri. Tyler scivola nell'abisso delle troppe attese per colpa di un padre rigido e che sa quanto è difficile mantenere alti gli standard per gli afroamericani: ed ecco la prima parte "maschile", muscolare, visivamente potentissima e musicalmente piena. Un progressivo scendere negli inferi della mente e delle azioni ben esemplificata dalla lunga scena della festa. Poi il focus finisce sulla giovane figlia, fino ad allora tenuta in ombra dalla sceneggiatura così come trascurata dal padre (e che quindi non può avere spazio in un racconto prettamente maschile e machista). È lei che si assumerà il compito di rimettere in riga un padre assente quando questi rischia di deragliare, è lei che spingerà il fidanzato a riconciliarsi con un altro padre violento e assente. Una seconda parte che rimane pulsionale, impressionista (nella formula accattivante della A24) ma decisamente più controllata e cesellata sulle movenze di Taylor Russell: è una seconda parte che continua ad esplodere ma lo fa in modo totalmente diverso: non c'è più rabbia e violenza ma esseri umani colti nelle loro debolezze emotive. Certo, il film rischia di diventare (o diventa) un tearjerker puro con tutti i rischi che ne conseguono. Va comunque segnalato che Shults, dopo un film tutto imploso e controllato come "It Comes At Night", con "Waves" fa qualcosa di opposto stilisticamente ed emotivamente: eppure sembra sempre essere in totale controllo del suo cinema, anche quando gli da una sterzata forse troppo lacrimevole.