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BOMBSHELL - LA VOCE DELLO SCANDALO regia di Jay Roach

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Mauro@Lanari     5 / 10  20/04/2020 12:23:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kayla Pospisil s'addormenta ubriaca con Jess Carr e, quando si svegliano, scopre che la collega di "Fox News" è una liberal con due poster d'Hillary Clinton nell'appartamento. Il film è ambientato nel 2016, mentr'il sexgate fra il Presidente Bill e Monica Lewinsky è del 1998. La ragione per cui il movimento #metoo è diventato virale solo con Harvey Weinstein nel 2017 non m'è affatto chiaro: erano necessar'i social network e i loro hashtag? Premesso ciò, "Bombshell" ha un ritmo confuso, convulso, oserei dire "isterico", che tend'a offuscare la correità carrieristica delle vittime.

Mauro Lanari
Lockjack  11/05/2020 00:02:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avrei certo usato l'espressione "correità carrieristica delle vittime" perché nel mio dispositivo di reasoning è escluso ogni approccio fondato su dimensione nomotetica ma, facendo finta ch'io possa davvero esser preda di tale dissonanza cognitiva, 'sto tuo commento è quello che più s'avvicina all'idea che m'ha accompagnato durante la visione di quest'ennesima manfrinàta dello spregevole yankapitalism.

Perché livelli e stili potràn pur far la differenza, per qualcuno... ma per me lo smerciarsi per trarne pregio è sol nomabile (e disprezzabile) come baldraccàggio.

Ah... i bei tempi (e film)... in cui gli eroi eran sol di candide virtù bardati, versus draghi grondanti pece del lor alveo bituminoso.

Sì, vabbè... cèlio... nell'atteggiarmi dicotomico... ma non pel resto.