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I CATTIVI DORMONO IN PACE regia di Akira Kurosawa

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Crimson     8 / 10  03/01/2006 23:38:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei pochi "gialli" girati dal regista. Kurosawa riteneva che in linea di massima aprire un film con un prologo troppo elaborato non fosse una buona idea: ebbene, in questo film si smentisce in pieno! infatti c'è il prologo più complesso, uno dei più lunghi (il più lungo credo sia quello di "anatomia di un rapimento", vergognosamente tagliato nell'edizione italiana) e forse il più bello dei suoi trenta film. Si tratta di circa 20 minuti intensi, in cui vengono presentati tutti i personaggi (molti) che compongono questo dramma (una sorta di "Amleto" dei giorni nostri) mediante l'espediente della festa di matrimonio tra Shino e Nishi. Quest'ultimo è il protagonista (Toshiro Mifune): persona apparentemente fredda e calcolatrice, vuol vendicarsi del suicidio del padre contro i responsabili della società per cui quest'ultimo lavorava, e nella quale egli riesce ad entrare sotto false generalità tramite il matrimonio con la figlia (Nishi) del presidente (Iwabuchi).
Descrivere tutti i personaggi è difficile, mi limito a poche parole per ognuno: Nishi come detto rappresenta il motore della vicenda: un uomo di grande integrità morale, analizzato in modo impeccabile e profondo, specie nella seconda parte del film, tramite il racconto del proprio passato o il dubbio sulla propria condotta: fino a che punto è giusto il male da compiere per vendetta? in realtà ama Nishi, anche se si sente giustamente in colpa perchè si serve di lei per compiere il suo piano. Nishi è una delle più grandi eroine kurosawiane: donna fragile, umile, fin troppo ingenua ma così buona, così dannatamente positiva! Tatsuo è attaccato quasi morbosamente alla figlia: quando scopre che Nishi ha nascosto il proprio passato e pensa erroneamente che quest'ultimo si serva soltanto di Nishi per uccidere il padre (che pur odia) s'immischia nella vicenda e complica ulteriormente tutto.
E' un film intricatissimo, congegnato fin troppo bene. Oltre alla vendetta c'è il tema dell'attacco al potere (in un periodo di espansione economica del Giappone), del rapporto tra esseri umani, della meschinità. Quali sono i difetti? qualche scena un pò troppo melodrammatica, e qualche sentimentalismo un pò troppo dilatato (la considerazione di Tatsuo per Nishi è troppo assurda, così come quella che ha l'amico per Shino!).
Finale tragico, ma non del tutto negativo. Iwabuchi torna a dormire in pace, ma con quale coscienza?
Invia una mail all'autore del commento wega  26/02/2008 20:35:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahha eh sì davvero pochi ne ha diretti nella sua carriera..;-)
Crimson  03/01/2006 23:46:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
che casino ho combinato coi nomi! dunque, è "Tatsuo è attaccato quasi morbosamente alla sorella" (e non "alla figlia"); non è "in realtà ama nishi" ma "in realtà ama SHINO".

Però questa volta ho ricordato i nomi..incredibile!

Ah e meno male che dovevo descrivere tutti i personaggi seppur in breve. Ho dimenticato:
Wada: persona che si pente del proprio passato ma rimedia solo in parte: a proposito, la scena del suo finto funerale è molto bella!
Shirai: incredibile come impazzisca!
Iwabuchi: una persona di moralità infima, arriva a mentire persino alla figlia (e non è il male peggiore di cui si macchia...)