marcogiannelli 6 / 10 10/04/2020 15:19:34 » Rispondi Personalmente adoro le atmosfere che si respirano nella fantomatica cittadina di Vigata, il commissario Montalbano e tutti i personaggi che gli orbitano attorno. Un diario del '43 prende spunto da due dei racconti (attenzione, racconti non romanzi) di Camilleri con protagonista il nostro commissario. E proprio per questo Sironi a fare ricorso ad un taglia e cuci su due storie brevi e su cui è un pò più difficile lavorare. Il risultato è modesto, ci sono delle coincidenze che fanno pensare sia lo spettatore che il commissario ad una fitta tela che porta dalla stessa parte. In realtà le coincidenze restano tali. Manca un pò di mordente e di interesse visti i due casi. Probabilmente manca il supporto della penna di Camilleri che aiuta a riempire dei buchi che il regista deceduto lo scorso anno ha dimostrato di non saper sempre tappare. Ciò che meglio funziona è un addio a Pasquano come solo Montalbano poteva fare, in rispettoso silenzio e con un vassoio dei tanto amati cannoli.