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THE NEW WORLD - IL NUOVO MONDO regia di Terrence Malick

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Invia una mail all'autore del commento doncorleone     8 / 10  15/01/2006 11:30:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premetto che ho visto il film allo spettacolo delle 22:00, nonostante questo non mi è pesato molto con la sua lentezza esasperata ( forse perchè sono temprato dalla lentezza di alcuni film di Bergman o Kim Ki-duk, e comunque il resto della sala avrebbe fortemente dissentito dalla mia impressione). Io non credo che sia la carenza di dialoghi la pecca più grande del film ( che di pecche ne ha sebbene mi sia piaciuto ) , e nè tantomeno la recitazione di Farrell che invece mi ha stupito per sobrietà e intensità , il film invece soffre di uno stile a tratti compiaciuto, in cui lo straordinario aspetto visivo è raggiunto tramite un stile lezioso e a volte di maniera che puntualmente indugia sui fili d'erba oppure sul cielo costellato da stormi di uccelli etc .
Inoltre l'ho trovato un pò didascalico nella voce off del narratore, che sembra voler trovare spesso verità lapidarie ( nonchè frasi ad effetto che possano sposarsi melodiosamente con le immagini superbe) e comunicarle allo spettatore infiltrandogli appena un accenno di riflessione su una qualsiasi tematica. Non concordo invece con abacab sulla regia "da Mulino bianco", che benchè rasenti in alcuni punti la maniera rimane autorevole e autoriale, tecnicamente di ottimo livello. Il film per il resto ha di buono oltre alle già citatissime fotografia e sceografia, l'ambizione che forse non è pienamente soddisfatta di voler raccontare in un particolare momento storico ( la colonizzazione della Virginia che in realtà è solo un pretesto , si sarebbe potuto ambientare in qualsiasi altro periodo) oltre ad una storia d'amore impossibile, tutta una serie di tematiche care al filosofo malick, come il panteismo di cui è seguace la protagonista oppure una sorta di naturalismo religioso o più che l'incontro/scontro tra le 2 civiltà la celebrazione e la constatazione della decadenza "morale" dell'occidente al confronto di un realtà primigenia in cui non c'è traccia del senso del possesso , rabbia, ottusità ( tra l'altro i 3 germi considerati dal buddhismo alla radice di tutti i mali dell'uomo) assimilata nel film ad un Eden in cui l'occidente, il mondo della modernità e del progresso, si vuole inserire per deturparlo e omologarlo al suo status invece più prossimo al deperimento. Per di più viene mostrata, in barba a tutte le iconografie classiche, un' "indiana" che non si lascia sopraffare dalla purezza e dall'incontaminatezza ma dimostra di saper essere eccezionalmente "moderna" nel senso più bello del termine, ovvero non ottusa, non incatenata biecamente alle tradizioni alle quali continua ovviamente ad essere legata, una donna curiosa e bramosa di imparare di farsi anche "contaminare" dall'Occidente divenedo lei stessa emblema fisico dell'incontro interculturale, sancendo così la posbbilità reale di una cultura arricchita tra conservazione delle proprie prerogative etniche e apertura al diverso ( una specie di xenofilia). Del resto ad una prima visione risulta anche arduo riuscire a rilevare tutte le questioni che malick solleva e analizza (sempre attraverso degli imput ) anche perchè spesso offuscate dall'impatto visivo che può fuorviare lo spettatore. Il nuovo mondo del titolo, vuole dunque alludere, alla rifondazione ( auspicata) dell'Occidente che malick avrebbe voluto si realizzasse già al tempo della colonizzazione inglese ( 4oo anni fa) allorquando in virtù della scoperta di nuove terre l'uomo europeo avrebbe potuto purificarsi e rifocillarsi, giovandosi della potenza della natura selvaggia , insediandosi in una terra "madre" che solo avrebbe potuto "salvarlo". Differentemente l'uomo sfrutta l'occasione come un'ulteriore dimostrazione della sua arroganza e del suo "imbarbarimento" basato sulla prevaricazione e sullo stupido monopolio materiale compiendo un passo ragguardevole verso il baratro. E se già nel 1600 l'uomo commise questo incalcolabile errore , sembra suggerirci malick, oggi siamo veramente al capolinea, in una visione cupissima intrisa di pessimismo verso quello che è il futuro rispetto al film ovvero il nostro presento, verso il quale malick non perde contatto. A ciò si aggiungano alcune sequenze , indubbiamente, dal forte potenziale lirico che rendono tutta la confezione del film uno spettacolo almeno per gli occhi , una colonna sonora seppure invadente cmq suggestiva e di classe e il finale semi-ambiguo che va nell'ultimissima immagine del film ad immortalare un gigantesco albero dal basso ( l'unica presenza veramente imperitura immune dalla transitorietà di tutto, dell'uomo, dell'amore etc) e si comprenderà facilmente perchè questo film complessivamente nei suoi pregi e difetti mi ha lasciato un'ottima impressione.
Ultima cosa vi inviterei a guardarlo solo se siete particolarmente sensibili al cinema di malick, alla lentezza, ai dettagli e non prediligete l'azione nell'economia di un film altrimenti potrete rimanerne delusi come del resto è successo a quasi tutta la sala dove ho visto il film. Quindi un film per pochi, per un target limitato e ben selezionato ( non portate amici che vanno al cinema di rado e a vedere film solitamente "dozzinali") sebbene non posso dire che sia un capolavoro, almeno a questa prima visione poi visto che per me la seconda visione è ancor più illuminante potrò pronunciarmi in proposito...
Cinema d'elité
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  20/02/2006 00:12:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cmq volevo dire che ho rivisto il film e ho visto anche altri 2 films di Malick (la rabbia giovane e la sottile linea rossa) e mi rimangio quello che ho detto relativamente all'eventuale didascalismo della voce off e dello stile lezioso di Malick, del resto non conoscevo il suo modo di fare cinema mentre ora che sono entrato nel "pianeta" Malick posso comprendere il significato della voce off (suo marchio di fabbrica) e del suo stile per così dire estetizzante senza accusarlo di manierismo...
Perciò il voto sale almeno a 9 !
Ciao
Invia una mail all'autore del commento abacab  15/01/2006 17:54:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cinema d'elite? Non me la bevo! E' un film riuscito e metà ammettiamolo.Hai avuto le mie stesse perplessità solo che le hai esposte usando molte più parole di me ed esprimendo le stesse critiche in modo più elegante.Colin Farrell straordinario in "In linea con l'assassino" e "La regola del sospetto" in questo film è un pesce lesso (tu elegantemente lo hai descritto come sobrio e intenso), il massimo della espressività come "innamorato" era uno sguardo verso di lei che era un misto di compatimento e di tenerezza e quel suo continuo sbattere gli occhi era il massimo dello stupore e della meraviglia che sapeva esprimere in ogni situazione sia in battaglia che ammirando i volteggi di lei che le volava intorno, sull'erba sorridente come un uccellino.Non ricordo di aver mai visto un sorriso pieno di pesce lesso-Colin.E' questo essere "intensi"? Un ultima osservazione. Una indiana del 1600 che ha imparato l'inglese da un soldato (chissà che cultura...) difficilmente perlando con lui inizia una frase con un "Presumo che tu abbia....".Quel "presumo" mi ha fatto sbellicare.Giuro.
Più curati i dialoghi in Pocahontas di Walt Disney oltre ad essere quello un film decisamente più "pulp".
Confermo il mio 6 pieno.Niente di più.
P.S.Regia da Mulino Bianco....si li ho un po' esagerato, lo ammetto.
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  15/01/2006 19:10:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro abacab innanzitutto ti ringrazio per la risposta che comunque attesta che almeno minimamente il mio commento/recensione ti ha stimolato, per il resto io continuo ad affermare che questo è un film lungi dall'essere esente da difetti, ma tuttavia nelle sue inadeguatezze e imperfezioni degno di nota. Francamente su Farrell ( attore che non avevo mai ammirato in alcun film) devo dissentire, perchè la sua interpretazione a mio avviso è perlomeno soddisfacente ( ovviamente non sopra le righe visto che il ruolo non lo esigeva) , a me è arrivato e mi sono giunte le sue delicate ma non banali ed inespressive gestualità, i suoi volti talvolta carichi di emozione mentre alle volte soggiocati dallo stupore, quello stupore che impietrisce...
Per quanto riguarda la regia noto con piacere che anche tu ti 6 accorto della fandonia che avevi detto, perchè la regia è magistrale e sempre nitida. Sulla tua osservazione direi che questa è pura e semplice pignoleria, pedanteria accademica, in primis perchè potrebbe essere stata una distrazione del regista e secondo perchè non trovo così assurdo che la protagonista possa esprimersi in quel modo ... E vorrei anche dissuaderti dal pensare che non ho le tue stesse perplessità , poichè altrimenti non avrei messo 8 al film ( seppure il voto è sempre castrante), infatti io ho cercato di compiere un'analisi pù possibile lucida del film, evidenziando i lati positivi e le ombre e nonostante non rinneghi i difetti addebitati al film, non posso allo stesso modo negarne la grandezza e l' incommensurabile superiorità rispetto ai film che passano al cinema attualmente.
Un'ultima cosa vorrei sapere se hai visto qualche altro film di malick e se lo hai apprezzato.
Invia una mail all'autore del commento alessiofarrell  15/01/2006 21:31:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Colin è fantastico su tutti i film XD
Invia una mail all'autore del commento abacab  15/01/2006 22:49:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Malick? Quali film ho visto? Tutti...ne ha fatti 4...
Sai cos'è? Credo non mi piaccia il suo stile,il suo come dire...manierismo? ecco diciamo così...
Farrell? I segnali espressivi e facciali che le persone emanano con il viso e con i movimenti del corpo vengono decifrati in modo diverso da persona a persona.E lo stesso vale per quello che comunicano gli attori.
Quello che per te è espressivo per me non lo è.
C'è chi trova sexy Uma Turman che per me è un manico di scopa... :-))
Colin Farrell ripeto è uno degli attori giovani più promettenti e bravi del momento, ma lo vedo "negato" per le scene sentimentali-romantiche.E questa è solo una mia opinione.
Non si tratta di pignoleria.E' ridicolo mettere sulla bocca di persone di una certa epoca storica frasi e termini che (forse) sono nel vocabolario ancora oggi di poche persone. Presumere...Maddai!!!!
I dialoghi e la scenegiatura insieme alla colonna sonora spesso valgono molto più della regia.
Ho visto film raffazzonati sotto il profilo registico salvati da dialoghi brillanti e intelligenti, altri noiosissimi e vuoti sorretti da colonne sonore bellissime.
Questo è un film visivamente molto bello, con molte cose positive ma con dialoghi e voci fuori campo stucchevoli, che riversano tonnellate di melassa inutile sul povero spettatore che non vede l'ora che il film finisca.Questa è la mia opinione.
Il cinema è un cocktail di tante cose.Non basta un buon regista, credimi... vado al cinema in modo costante da 35 anni...
Non mi piace Malick.Dai...
P.S. Non è che forse Malick ha fatto solo 4 film perchè di più non gliene hanno fatti fare?
frine2  21/01/2006 03:35:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se così fosse, vale la pena di ricordare che anche Jean-Pierre Melville faticava a trovare un produttore.
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  15/01/2006 19:13:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
P.S: volevo dire sopra: vorrei anche dissuaderti dal pensare che io ho le tue stesse perplessità. ( mi è partito un non in più)