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LA JETEE regia di Chris Marker

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  30/03/2016 11:13:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una serie di fotogrammi in bianco e nero illustrati da una voce fuori campo ipnotica, per la rappresentazione di un mondo messo in ginocchio dalla follia distruttiva dell'uomo.
Chris Marker firma quello che lui stesso ha definito un "cineromanzo", un corto costituito da immagini fisse (ma attenzione ad un unico e quasi impercettibile movimento, probabilmente un vezzo dell'autore) in cui gli esseri umani sopravvissuti alla terza guerra mondiale sono costretti a vivere come topi in labirintici cunicoli sotterranei. La speranza è legata a pericolosi esperimenti. Costringendo a viaggiare nel tempo alcuni prigionieri si tenta di cambiare il destino dell'umanità.
Il protagonista è un uomo da sempre legato ad un ricordo infantile, inerente una giornata passata su una piattaforma d'osservazione dell'aeroporto di Orly. Si ritrova catapultato in quel rasserenante pomeriggio di tanti anni prima tra aerei, un fatto tragico e quella donna dal viso dolce che non ha mai dimenticato. Marker scava nei desideri più intimi tra dolci reminiscenze, idealizzazione ex novo e reale viaggio, giungendo a un tentativo di fuga inevitabile, lontano dal brutto e dall'odio, dove anche il banale è sinonimo di beltà.
La chiusura circolare segna il momento più alto di un lavoro capace di ispirare molti registi tra cui Hitchcock e ancor più palesemente Terry Gilliam, con "L'esercito delle 12 scimmie".