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MONICA E IL DESIDERIO regia di Ingmar Bergman

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impanicato     8 / 10  15/11/2014 23:31:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Innanzitutto ringrazio Godard che, oltre ad essere uno dei miei registi preferiti, ha fatto riscoprire questo film snobbato inspiegabilmente all'uscita nei cinema nel 1953. In Italia, siamo sempre stati precoci noi, é arrivato solo nel 1961.
Detto questo, passo al film. Mi ha stupito molto vedere Bergman cimentarsi in qualcosa che non fosse onirico, anche se in questo caso i protagonisti sono interpreti del loro stesso sogno fatto di ribellione, di fuga e di divertimento. Ho amato questo film proprio perché fa capire allo spettatore che per il giovane é tutto rose fiore fin quando non ci si scontra con la dura realtá. E la realtá é fatta di lavoro, sacrifici ed impegno nelle cose in cui si crede.
Mi sono bloccato quando ho visto gli occhi di Monica fissarmi, in quello che é stato definito da Godard come "il primo piano piú triste della storia del cinema".
Ottima la prova di Harriet Andersson, al suo primo lavoro con Bergman. Davvero caratterizzato bene il suo personaggio e lei ci ripaga con una performance da urlo. Da non dimenticare nemmeno Lars Ekborg, mi ha fatto rabbrividire nelle scene finali.
Solita nota di merito al regista, per me impeccabile in tutte le sue scelte.
Lo consiglio a tutti i giovani sognatori, come me, a cui forse servirebbe mettere i piedi ben saldi per terra.