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I GIORNI CONTATI regia di Elio Petri

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JOKER1926     6½ / 10  18/01/2013 15:40:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il punto nevralgico de "I giorni contati" del regista italiano, Elio Petri, riguarda da vicino il plot.
Plot che spinge subito lo spettatore a visionare il film: Cesare è un uomo che dopo aver assistito ad una morte in tram scivola in un vortice, è la paranoia che pervade ed inquieta Cesare.
L'idraulico Cesare carpisce che la vita gli sta sfuggendo ed inizia a svincolarsi da ogni limite che lo circonda.

L'infarinatura iniziale del film può, dopotutto, apparire intrigante ma anche forzata, ma ogni sviluppo durante la proiezione, sarà, quasi sempre, più che buono.
"I giorni contati" si classifica come film Neorealista; Petri porta in scena faccende sempre attuali e non facili. Sono trattate diverse argomentazioni, si parla del lavoro, della voglia di godersi ciò che resta della vita, ovvero i fatidici giorni contati…
Il lavoro, visto quasi come un castigo, porta Cesare (Salvo Randone), alla prima occasione, a mollare tutto e tutti cimentandosi in un qualcosa mai fatto prima. Ma nulla è per sempre.
La pellicola si snocciola in momenti di commedia nera passando, alle volte, per le strade della drammaticità e dell'ironia, questa ultima accompagnata sempre da folate di irrisione. In alcuni momenti il film vive momenti compassati, ma sa rialzarsi in più di un'occasione.

"I giorni contati" ha indubbiamente il suo messaggio che partendo da un individuo comune fotografa più di una persona, quasi un'intera società, fra sognate rivalse e temute preoccupazioni.