Goldust 6½ / 10 28/12/2015 16:00:17 » Rispondi C'è un canovaccio giallo alla base del debutto di Elio Petri alla regia: va detto subito che vale poco, ma non era questo l'intento principale del regista ( anche sceneggiatore e autore del soggetto) quanto la descrizione della complessa relazione tra uomo comune e autorità - sulla quale tornerà nel prosieguo della carriera - e la rappresentazione a tutto tondo di un essere umano meschino e profittatore, attaccato ai propri soli interessi di arrampicatore sociale. La messinscena volutamente claustrofobica del racconto, fatta di continui interrogatori e tranelli, toglie inevitabilmente un pò di pathos alla vicenda e la trasforma per lunghi tratti in un duello d'attori Mastroìanni - Randone.