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ROMANCE (1986) regia di Massimo Mazzucco

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tarr97     5½ / 10  28/06/2022 11:33:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
seconda pellicola del regista Massimo Mazzucco con Luca Barbareschi e il sempre simpatico Walter Chiari.
prima di fare il complottista Mazzucco era regista e fotografo.
il film ha partecipato al festival di venezia dove ha perso contro il piu' bene meritevole film regalo di natale di Pupi Avati.
la trama è questa Andrea va a ritrovare suo padre in alto adige (vicino al lago di braies) il loro rapporto è molto freddo presto pero' i vecchi rancori si spengono e i due si riappacificano ricrodando i bei momenti dell'infazia parlando delle delusioni amorose di donne e qualche momento toccante assieme. il film parla di temi come la solitudine , la vecchiaia, l'amore non inteso come romantico ma tra padre e figlio. alla fine i due uomini non sono matutari ma si sono come dire riappacificati
con qualche esperienza in più.
storia piuttosto retorica e banale approfondita molto meglio in centinaia di film ad esempio Azzurro con Paolo Villaggio ,
non basta fare qualche scena dolce con i disegni d'infanzia , parlare dei primi amori delle belle donne il tutto è poco approfondito a livello psicologico.
alcune scene sono piuttosto inutili barbarschi che a Stresa va con una donna anglossansone sono per allungare il tempo, Barbareschi ovviamente è divorziato, il padre amava una bella donna piu' giovane di lui. papa' e figliuolo si abbraciano
tocca tutti i tasti del retorico e questo lo odio. ( mi spiegate perchè un povero vecchio deve vivere su una baita sperduta in mezzo alle alpi alto tesine, isolata senza una strada asfaltata. chi gli porta la spesa? come fa a scendere in paese? come sopravive li in inverno? non si poteva farlo vivere in un qualsiasi condominio di perfieria di bolzano o trento?)
parliamo un po degli apetti tecnici , la regia è niente di che qualche lenta panoramica all'inizio molti dettagli, campi medi, campi e controcampi fissi.
la fotografia le ombre , il colore blu notturno è fatto bene (Mazzucco è un fotografo e questo lo sa far bene) il ritmo è piuttosto lento e noioso durando solo 94 minuti non vedi l'ora che si arrivi al dunque
Mazzucco alle volte gira dell' inquadrature talmente lunghe che penso che si sia addormentato con la macchina da presa in mano, campi medi di Barbareschi che cammina e non succede nulla.
come regista Mazzucco va forse nel reparto peggiore il mediocre e dimenticabile perchè non è un film trash squallido che quindi fa ridere involontariamente non è un film ottimo è solo dimenticabile. come tutta la sua futura carirera da complottista. questo fortunatamente non rovina il cervello come i suoi lavori succesivi.