caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

URBAN LEGEND 3 - BLOODY MARY regia di Mary Lambert

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Alpagueur     6 / 10  23/11/2020 18:14:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Samantha Owens è la direttrice del giornale del liceo ed è stata inserita nella lista nera con le sue due amiche, Gina e Mindy, dai giocatori di football della scuola dopo aver scritto un articolo irridente su di loro, quindi non vanno ad una festa della scuola. Così tutte e tre fanno un pigiama party a casa della stessa Samantha, durante il quale Samantha racconta alle altre ragazze una leggenda metropolitana raccontatale dalla madre: nel 1969, a Salt Lake City, le due amiche di Mary Banner vennero drogate dai loro ragazzi (giocatori della squadra di football del liceo) a un ballo di fine anno, tramite del Rohypnol sciolto nei loro drink, ma lei avendone bevuto poco capisce la situazione e riesce a fuggire dal suo compagno, che la insegue e la uccide involontariamente, nascondendone il corpo in un baule chiuso a chiave nel seminterrato della scuola. Ma la ragazza in realtà non era morta, ma solo svenuta per aver sbattuto la testa, e così nominando 3 volte di seguito 'Bloody Mary' davanti a uno specchio, con le luci spente, lei apparirà e se si guarderà la sua faccia pallida bisognerà subito accendere le luci prima che lei ti prenda e ti porti con se attraverso lo specchio. Mentre sono tutte sdraiate con le teste vicine, Samantha per gioco dirà per 3 volte di seguito la fatidica frase e qualcosa si muove fuori di casa sua. Durante la notte, le tre ragazze vengono drogate e rapite per scherzo dei giocatori di football Roger, Buck e Tom, ma Samantha ha visioni e premonizioni su Mary. Quando i tre compagni di scuola vengono uccisi, Mary fa visita a Grace Taylor, una delle ragazze vittime di abusi nel 1969, e scopre che le vittime sono i figli del trio che ha ucciso Mary 35 anni prima...
Avevo aspettative molto basse dopo aver letto qualche anteprima qua e la, ma a volte, questi sequel diretti su DVD hanno l'abilità di essere abbastanza buoni e di farti desiderare che ci fossero più puntate. Purtroppo non c'è niente di originale nel film, e i realizzatori rubano persino le morti da altri film (la scena del lettino abbronzante di Roger è presa direttamente da "Final Destination 3", e la scena di Buck nel motel con la tv accesa e Mary ricordano "The ring" e Samara). Ma non si può fare a meno di godersi il film. Chi non può godersi tre ragazze che litigano con i cuscini, che si prendono in giro a vicenda e poi vengono rapite, non ha senso per la narrazione, ma il film funziona. C'è una svolta alla fine, ma non è niente di speciale e non aggiunge nulla al film. A parte questo, è un film usa e getta che fa il suo onesto lavoro.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
La formula, mai particolarmente fresca all'inizio, riceve un nuovo slancio di vita dalla regista Mary Lambert. Proprio come i suoi film "Cimitero vivente" 1 e 2 ("Pet Cemetery"), "Bloody Mary" è sostenuta da una forte dose di umorismo nero e da un'affinità palpabile con i suoi protagonisti. Il film è veloce e non si impantana mai cercando di spiegare gli avvenimenti irrealistici. Il film beneficia anche di un cast relativamente forte, in particolare la bella Kate Mara, che poi guadagnerà molta attenzione con "I segreti di Brokeback Mountain", "14 anni vergine", "Shooter", "127 ore", "I fantastici 4" etc. La performance di Kate qui è piacevolmente contenuta, rendendo Samantha un'eroina comprensiva e per niente invadente. Tutto sommato questo "Urban Legend 3" è un sequel (straight-to-video) sorprendentemente divertente e meglio delle attese. Si discosta dai primi due della saga in quanto non c'è un killer che uccide seguendo delle leggende metropolitane ma una vendetta che si consuma attraverso delle leggende metropolitane. "Bloody Mary" non è un grande film, ma è divertente se si riesce a trascurare la pletora di buchi nella trama e la generale inanità. Questo film dovrebbe dare abbastanza vita al franchise di "Urban Legend" per spremere qualche altro sequel, si spera divertente come "Bloody Mary". Degne di nota anche le suggestive panoramiche delle cime dei Monti Wasatch, che si stagliano dalle strade innevate e dal cimitero della città di Salt Lake City, nello Utah (le riprese sono state effettuate proprio li dove è ambientata la storia). Questa piccola catena montuosa è considerata la propaggine occidentale delle Montagne Rocciose, quindi siamo messi molto molto bene come location. Le musiche di Jeff Rona purtroppo non mi hanno scosso, ma mi sono consolato con i bellissimi paesaggi che hanno fatto da cornice alla vicenda.