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FAVOLACCE regia di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo

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Light-Alex     5 / 10  14/11/2020 16:42:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il realismo della periferia romana, e della periferia italiana in generale, immortalato nel racconto delle vicende di alcune famiglie abitanti del luogo collegate tra di loro.
Non esiste nemmeno una vera trama, sì raccontano alcuni episodi di spaccati di vita delle famiglie, che portano verso un certo apice che è il finale.

C'è molto rifarsi al Neo-realismo, ci sono tanti spunti a lavori simili. C'è un uso massiccio del dialetto o della calata romanesca, c'è un parlato che spesso è talmente "detto" e non recitato che quasi si fa fatica a capirlo. Ci sono scese grottesce, immagini sgradevoli, scene quasi comiche nella loro tragicità.

L'obiettivo del film è certamente una denuncia sociale, di come la povertà abbandonata a sè stessa provochi ignoranza, l'ignoranza provoca l'incapacità di poter adempiere al ruolo genitoriale, e quest'incapacità genera minori con profondi traumi e disagi che a loro volta diventeranno adulti e genitori e perpetreranno questo loop infinito.

Per quanto gli intenti siano nobili, il tutto sa un po' di già visto. Di questi film strettamente aderenti alla realtà, poco poetici ma molto "sporchi", parlati in dialetto, lenti perchè senza trama, ci stiamo un po' riempiendo. Film che a quanto pare piacciono molto all'estero, dato che li continuano a premiare, ma mi sembra che stiamo cadendo nel cliché che ormai si apprezza solo questo del nostro cinema.


Ma soprattutto la fotografia che si fa è di un contesto sicuramente malato, ma non così drammatico come poi arriva ad essere nel finale, che ho trovato decisamente sopra le righe. Per carità è anche girato bene (la scena di Elio Germano sul letto è ben fatta), però ho avuto la netta impressione che sia un finale esagerato per risvegliare un po' l'attenzione dello spettatore, sproporzionato rispetto a quanto si è raccontato prima. Per concludere la sceneggiatura sceglie una fine simile anche per la vicenda della ragazza-madre. Ma che senso ha? un pessimismo esagerato e troppo pompato rispetto al racconto di mesto e piatto degrado fatto fino a quel momento.