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I DIAVOLI regia di Ken Russell

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BlueBlaster     8 / 10  11/03/2014 15:28:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questa è una pellicola che indubbiamente non lascia indifferenti...sia sotto l'aspetto narrativo che per quanto concerne gli aspetti visivi.
Come ampiamente detto la parola che meglio si presta a definire il film è VISIONARIO...perché pare proprio di assistere ad un racconto onirico, un incubo nell'ipocrisia medioevale fatta di "caccia alle streghe" e di una Inquisizione usata spesso come pretesto per scopi tutt'altro che divini ma molto più politico-sociali.

Si resta quasi increduli nel vedere con che coraggio Ken Russell metta in scena una tematica così blasfema (ma veritiera) e lo faccia in un modo oltretutto forte a livello visivo...ricordiamoci che era il lontano 1971, dovevano ancora arrivare film come "L'esorcista", e di film così così scottanti e "pesanti" proprio non ce ne erano ma addirittura al giorno d'oggi pochissimi osano puntare così prepotentemente il dito contro la Chiesa che fu e che purtroppo ancora conserva certi retaggi!
Caddero molte teste a quel tempo e quei pochi, coraggiosi ed oggettivi, critici e addetti del settore che osarono lodare il film videro compromessa la loro posizione...maledetto bigottismo italiano!

Il film di Russel è un'opera unica nel suo genere...visivamente forte e realistica ma realizzata con una fotografia "ovattata" che distacca lo spettatore dai canoni a cui è abituato e lo catapulta in una situazione spazio-temporale eccentrica ma tangibile.
Sin dai primi fotogrammi in cui appare un corpo in putrefazione ci si rende conto di quanto elevato sia lo spessore tecnico realizzativo del film in questione con una cura eccelsa della fotografia, delle scenografie, dei costumi e del trucco!
Ci ritroviamo in un passato che contrapponeva lo sfarzo e gli eccessi di corte ad un desolante ed insalubre realismo che rappresenta la buia epoca del medioevo o giù di li...un clero che andava a braccetto con il potere temporale mentre le popolazioni marcivano, un regno di terrore e timorato!
Le scene forti sono molte (gli pseudo-esorcismi lasciano il segno così come tutte le torture), i dialoghi sono molto profondi, i temi raccontati lasciano ferite indelebili sulla Chiesa...il finale del rogo mi rimarrà stampato nella mente a vita credo!
Sarà che io ho sempre avuto sempre un debole per quel periodo storico e sopratutto per i film che bistrattano, giustamente, i gravi errori della Chiesa!

Le interpretazioni sono da incorniciare con un Oliver Reed probabilmente al suo massimo e Vanessa Redgrave da brivido e perfetta nel suo essere grottesca quanto cinica ma allo stesso tempo debole e frustrata dalla sua situazione di castrazione.
I personaggi sono volutamente caricati, uno dei temi portanti è l'ignobile obbligo di castità (mai rispettato) che trasforma il clero in covo di frustrati ed ipocriti.
E' un film pieno di carnalità e l'austerità si trasforma in un'orgia...il male si va ad insinuare proprio all'interno di quelle sacre prigioni...assistiamo così a suore completamente nude che delirano in una atmosfera da Girone Dantesco!

Non posso dare di più perché non è un tipo di film che riesco ad apprezzare nella sua totalità per via di questa eccentricità, mancanza di appartenenza ad un genere (classificarlo come horror mi sembra un azzardo) e per uno stile narrativo pressoché filosofico.
Ma mi devo per forza prostrare di fronte ad un'opera di grandissimo valore artistico e senza tempo che ti segna senza via di scampo!