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I PREDATORI regia di Pietro Castellitto

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Mauro@Lanari     4 / 10  28/02/2021 06:38:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Vuol far esplodere la tomba di Nietzsche": in questa presunzione da esordiente s'impantana il dottore in Filosofia, classe '91, Pietro Contento Castellitto. Grandangoli per esasperare una vena grottesca che non converge assieme a isterie, drammi, intimismi nella coralità "Altman-Mendes", ma è sovraccarica, confusa e fumosa quanto l'insistito fumo negl'occhi e nella mdp dell'incipit. Pal'eoliche: velleitario donchisciottismo e, alla resa dei conti, l'elemento autobiopic disinnesca la critic'al nichilismo e alla borghesia.

Mauro Lanari
Mauro@Lanari  01/03/2021 00:47:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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"Vuol far esplodere la tomba di Nietzsche": in questa presunzione da esordiente s'impantana il dottore in Filosofia, classe '91, Pietro Contento Castellitto. Grandangoli per esasperare una vena grottesca che non converge assieme a isterie, drammi, intimismi nella coralità "Altman-Mendes", ma è sovraccarica, confusa e fumosa quanto l'insistito fumo negl'occhi e nella mdp dell'incipit. Pal'eoliche: donchisciottesca critic'a nichilismo e borghesia disinnescata dall'elemento autobiografico. Non a caso il figlio d'arte recita nel ruolo di Federico, sé-dicent'eroe anarcoide che si permette ciò che vuole poiché protetto da genitori e accoliti dell'upper class radical chic.