Mauro@Lanari 1½ / 10 07/10/2020 06:38:51 » Rispondi Per tre film consecutivi ("A Nos Amours", 1983; "Police", 1985; "Under the Sun of Satan", 1987) Pialat s'è rivelato uno dei migliori registi nella storia del cinema. Stile straordinariamente inconfondibile per l'imprevedibilità abduttiva, e allo stesso tempo emotivamente intenso, travolgente, passionale. Questa volta, però, arriv'al punto di rottura e "Van Gogh" è un pretesto per parlare del suo "malheur" in cui tutto diventa intercambiabile, un suicidio tanto quant'un punto nero rimosso, l'amore quanto la prostituzione, un vero pazzo quanto l'ipocrisia sociale. Ma 158 minuti di bipolarità comportamentale onnipervasiva, indifferenza e apatia son'umanamente insostenibili.