carsit 8 / 10 09/01/2013 23:41:16 » Rispondi Questo film ha rischiato veramente tantissimo. Perchè il film è arrivato sulla soglia dell'ora proponendo una trama sviluppata in maniera lenta, in alcuni punti si sfiorava la noia. C'era il grandissimo rischio di cadere nelle banalità più assurde. Però l'ultima mezz'ora mi ha soddisfatto appieno e ha rilanciato la pellicola di almeno due voti. Molto intrigante e naif la tematica della psicoplasmia,cioè della capacità di "esportare " le emozioni sotto forma di modifiche strutturali sul corpo. Ovviamente non voglio aggiungere altro, ma è stata questa trovata a rendere il film veramente "Originale".
Penso che Cronemberg abbia tirato fuori dal cilindro una pellicola di qualità, un horror in senso stretto che ai giorni nostri abbiamo un pò dimenticato. Un film che parte in sordina, carbura piano piano come un diesel, regala omicidi a profusione con quel tocco di patetico e di inquietante e conclude con una scena ad effetto ed un finale più che buono in linea con il film. MI è piaciuto molto il regista con alcune riprese dall'alto ( soprattutto alcuni agguati ), ho apprezzato particolarmente la fotografia "nevosa" del Canada ( la quale si addice ad un ambiente un pò solitario, isolato e "malato") e mi sono piaciuti anche gli interpreti. Una menzione di merito va alla moglie del protagonista, che possiede uno sguardo inquietante da vera schizofrenica. Del medesimo regista avevo visto " il pasto nudo" e l'ho votato bene, anche se mi aveva un pò lasciato l'amaro in bocca, perchè era una pellicola difficile da seguire. Questo film invece mi ha fatto capire la potenza visionaria e soprattutto l'efficacia del regista nel concretizzare le sue idee malsane. Cronemberg, ci vediamo al prossimo film!!
Impossibile veramente restare indifferenti alla scena del parto, dove lei libera il feto dall'utero separato dal corpo. Mio Dio, che idea malata.
Il finale credo sia di dubbia interpretazione. Anche la bambina possiede il potere della psicoplasmia, dato che mentre piange riesce a far apparire dei bubboni sul braccio. Il significato che sta dietro a questo ( secondo me) è che tutti i nostri turbamenti, le nostre difficoltà, i nostri problemi sono spesso frutto di mostri mentali, di fantasmi nella nostra testa che poi comportano l'individuo ad espletare questi mostri attraverso reazioni ( positive o negative che siano). Potrei azzardare un paragone con kant, ma al contrario. Mentre per kant la sua rivoluzione copernicana prevedeva lo spostamento dal soggetto all'oggetto, qua è esattamente il contrario: non sono gli altri il problema, ma sei tu stesso. Tu che devi saper tenere a bada la tua mente, per evitare di danneggiare gli altri. Possedere una figlia, e non riuscire a crescerla per alcuni problemi, diventa un motivo di rancore e di frustrazione ( proprio come succede alla Nola). Quindi anche la figlia rappresenta la parte mentale ( della moglie) del male, di ciò che non possiamo controllare e su cui non riusciamo ad avere nessun tipo di influenza. Il figlio viene proposto come un problema non facilmente risolvibile, ma contemporaneamente si è gelosi se il figlio sta bene con altre persone ( come succede nel film). NOn è facile da spiegare, e probabilmente non mi sono spiegato bene neanche io. Ci ho provato. :)