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LOLITA (1997) regia di Adrian Lyne

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elio91     7½ / 10  08/08/2013 09:34:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bisogna dare a Lyne quel che è di Lyne. Regista patinato, compiaciuto quanto si vuole ma ha sfornato "Allucinazione perversa" che è un grandissimo horror, e poi questo sorprendente "Lolita". Attenzione: il pregiudizio può giocare brutti tiri; non si tratta di un remake del film di Kubrick ma di una nuova trasposizione del romanzo di Nabokov e, paradossalmente, risulta essere molto più vicino il lavoro di Lyne al romanzo che la pellicola di Kubrick scritta da Nabokov stesso, ma sbilanciata sul versante umoristico senza il lato erotico che in quell'epoca, per forza di cose, era impossibile rendere per una storia del genere.
La Lolita del 1997 è invece sbilanciata su altri lidi, quelli erotici/drammatici appunto, e se bisogna muovergli una forte critica è quella di aver colto in pieno parte dello spirito del romanzo ma di aver tralasciato quello più importante: l'umorismo, la tragicommedia.
Certo nel finale con Langella il tutto assume connotati allucinati e grotteschi ma non basta. L'ottima confezione che Lyne da al suo lavoro diviene un inferno della gelosia, l'ossessione di Humbert per la sua ninfetta che è spiegata molto bene e riesce quasi a liberare il protagonista di fronte alla giuria/pubblico cui spiega la sua storia, poiché di pedofilo c'è poco: ad Humbert, disturbato professore, interessa Dolores Haze o per meglio dire Lolita. Non altri bambini. Non altre ragazzine. E' una storia struggente d'amore, con una dose di malizia e provocazione non indifferente e Lyne ha colto in pieno questa parte del libro.
Per il resto la confezione del film è accattivante: ottima fotografia, momenti erotici mai volgari e ben disseminati qua e là, ottime interpretazioni- su tutti il solito gigantesco Irons cui è impossibile non affezionarsi- musiche di Morricone toccanti.
Direi che siamo ai livelli del film di Kubrick non fosse per una regia a tratti troppo compiaciuta. E ovviamente bisogna mettere in conto cosa avrebbe fatto il buon Stanley se avesse girato lui questo film, nel 1997, con un linguaggio libero da censure e forconi al varco.