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BRIVIDO regia di Stephen King

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Angel Heart     3½ / 10  01/04/2010 15:39:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei peggiori horror (se così si può definire) anni 80 tratto dall'apocalittico racconto di poche pagine Camion, contenuto nella raccolta
A Volte Ritornano di Stephen King, il re del brivido contemporaneo.
Diretto dallo stesso scrittore, che nel racconto riusciva ad intimorire e deprimere il lettore con una visione pessima del futuro, ne è venuto fuori un film disastroso.
Di paura ce n'è zero, e l'idea delle macchine che si ribellano all'uomo (inspiegabilmente non tutte) qui intrattiene per cinque minuti, poi basta. Se poi si aggiunge il fatto che il tema era già stato affrontato mille volte...
Un film piatto, noioso, fiacco e senza un briciolo di suspence, che per un'ora non mostra altro che camion che ruotano attorno ad un'autogrill circondato da un'aura verde da serie z ed invaso da una mandria di antipatici imbecilli (nel libro erano cinque, qui sono una ventina).
Il finale poi speranzoso e tipicamente 80s è quanto di più ridicolo si potesse fare.
I motivi per cui gli do un voto alto come questo sono due: il primo è che per fortuna non si prende mai sul serio, come se il regista/scrittore stesse realizzando tutto per puro sfizio; il secondo è per le musiche degli AC/DC, formidabili (Hells Bells) anche se con il film non ci azzeccano proprio niente.
Come a King sia venuto in mente di stravolgere la sua opera in questo modo rimarrà sempre un mistero.
Statene alla larga, non è neppure divertente.
Angel Heart  11/06/2010 15:49:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanto che mi sta sui cog.lioni sto film
Angel Heart  27/04/2018 14:15:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dissocio da questo schifo di commento. All'epoca la pensavo effettivamente così, oggi ritratto tutto, con una piccola precisazione, le musiche (magnifiche) degli AC DC reputo siano l'unico punto a sfavore della pellicola in quanto ne stemperano troppo la tensione; a parte quando viene utilizzata "Hells Bells" nel bellissimo segmento della benzina, che culmina nel momento in cui Stephen King muove lentamente verso l'alto la cinepresa a riprendere km e km di strada intasata da camion in coda ad attendere il proprio turno; basta questa breve inquadratura per rappresentare al meglio il contesto apocalittico che pende sulle spalle dei protagonisti, suggestiva per come riesce a far percepire una (temporanea) fine del mondo, messo in ginocchio nel giro di poche ore.

Un horror molto più intelligente e riuscito di quanto potesse sembrare a suo tempo; voto 8 che annulla e sostituisce voto e commento di cui sopra.

Peccato per gli AC DC; se ci si fa davvero attenzione, ci si accorge di come rovinino troppo l'atmosfera.