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AMORE TOSSICO regia di Claudio Caligari

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Max_74     8½ / 10  17/12/2016 13:18:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vita quotidiana di un gruppo di tossicodipendenti che alternano le loro giornate tra la periferia di Roma e Ostia tra furti, aggressioni, miserie quotdiane di vario tipo.
Con un linguaggio nudo e crudo, senza peli sulla lingua, l'opera prima di Caligari ci offre un referto realistico e sofferto della Roma tossica degli anni Ottanta, purtroppo ancora oggi attuale, la cui singolarità (caso probabilmente unico nel cinema italiano) è quello di aver utilizzato persone che realmente facevano uso di eroina, al tempo delle riprese, o che ne avevano fatto uso. Una sorta di aggiornamento del neorealismo (appunto per l'utilizzo di gente presa 'dalla strada' ) e del disagio delle periferie iniziato con Pasolini al quale il regista offre più di un omaggio (la sequenza sotto il monumento, il finale).
Film non perfetto che alterna alcune 'ingenuità' di alcuni dialoghi e situazioni (il sopracitato finale, i dialoghi e il pestaggio del pappone interpretato da Dario Trombetta) con altre invece molto efficaci tra cui la sequenza dalla pittrice Patrizia, la rapina, il monologo di Cesare, il dialogo tra Mariuccio e Loredana, che sfiorano il documentario e un realismo impressionante. Caligari, peraltro, conosce bene la commedia all'italiana e non mancano situazioni , che pur nella drammaticità degli eventi, divertono per la spontaneità e la genialità delle espressioni, dei tempi attoriali e dal linguaggio colorito (fra le tante, vedi la lite tra il pappone, Cesare e i due amici oppure l'inizio con il gelato). Una curiosità: per simulare l'iniezione di eroina i protagonisti facevano ricorso ad acqua distillata o ad un farmaco epatoprotettore.
Girato quasi interamente ad Ostia e a Roma nel quartiere di Centocelle (l'incontro tra Mariuccio / Mario Afeltra e Loredana in macchina avviene in Viale Alessandrino, di fronte all'Acquedotto) con gran parte degli interpreti putroppo deceduti, alcuni dei quali non molti anni dopo le riprese del film: Loredana Ferrara è morta nel 1991, Cesare Ferretti di AIDS nel 1989, Patrizia Vicinelli (poetessa del Gruppo 63) di AIDS nel 1991 qui nel ruolo della pittrice, Faliero Ballarin nel 2014 (il ragazzo dai capelli lunghi che accompagna Cesare con l'amico in pineta per contrastare il pappone), Roberto Stani (detto Ciopper) nel 2011. Michela Mioni è invece tuttora vivente e possiede anche una pagina Facebook.
Decisamente il miglior film della breve filmografia del compianto Caligari e tuttora il migliore, insieme a Christiane F. e pochi altri, sull'argomento droga e diventato un cult a distanza di anni.
Musiche di Detto Mariano, ex tastierista e arrangiatore del Clan di Celentano.
Fra le tante battute da ricordare (SPOILER)

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Max_74  17/12/2016 21:31:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una curiosità: il figlio di Faliero Ballarin (del quale è rimasta a tuttora la pagina Facebook) è il rapper Inoki.